Il commento di Andrea Pirlo dopo la sconfitta 2-0 della Juventus nel derby d’Italia contro l’Inter: le parole del tecnico bianconero a “Sky Sport”.
La Juventus fallisce uno degli appuntamenti più importanti della stagione e rallenta la rimonta scudetto. Nel derby d’Italia contro l’Inter i bianconeri cadono 2-0 a San Siro e perdono terreno in classifica, restando a 33 punti. Un brutto colpo per i campioni d’Italia che arrivavano da tre vittorie consecutive e avevano la possibilità di fermare un’altra diretta rivale. Invece è successo il contrario e ora, nonostante la partita in meno, il divario inizia a essere importante anche se manca quasi un intero girone.
Stasera però i nerazzurri si sono dimostrati più forti e soprattutto sono tornati a vincere questa eterna sfida dopo oltre quattro anni. Non un grande risultato per Andrea Pirlo che ha perso contro il suo vecchio maestro offrendo una prestazione incolore e poco convincente. Lo ammette lo stesso tecnico ai microfoni di “Sky Sport” al termine del match: di seguito le sue dichiarazioni.
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Sulla partita: “Abbiamo sbagliato l’atteggiamento fin dall’inizio, senza rabbia e determinazione, non siamo scesi in campo. Eravamo troppo passivi e poco aggressivi, non avevamo la stessa foga degli avversari. Ci siamo abbassati, siamo stati timorosi del gioco d’attacco dell’Inter. Nella nostra testa abbiamo pensato soltanto alla fase difensiva, nemmeno troppo bene e il risultato è questo”.
Sul risultato: “E’ una brutta sconfitta, non potevamo fare una partita peggiore di questa ma mercoledì dobbiamo rialzare la testa perché abbiamo una finale importante”
Sull’obiettivo scudetto: “Le nostre ambizioni rimangono le stesse, è un passo falso contro una grande squadra ma in un percorso capitano queste sconfitte. Dispiace spero che di non rivedere questo tipo di atteggiamento”.
Sull’attacco: “Siamo stati troppo lenti a far girare le palla, poi bisognava farlo con i centrocampisti. Se lo fai sempre da dietro con i difensori, l’Inter fa presto a sistemarsi. Abbiamo trovato pochi passaggi filtranti tra le mezzali e il gioco così diventa troppo prevedibile”.
Sulla colpa personale: “Mi prendo le mie responsabilità, avevamo preparato in altro modo la partita ma non siamo riusciti a mettere in pratica il nostro gioco”.
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