Inter-Juventus dista circa 24 ore e Ronaldo il Fenomeno ha parlato proprio del big match in programma domani sera. Diversi i temi affrontati dall’ex giocatore
Il derby d’Italia è una delle partite più attese dell’anno e Ronaldo il Fenomeno lo sa bene. Nel corso della sua carriera in Italia ne ha giocati diversi e per la Gazzetta dello Sport ha scelto di parlare di quello che sarà in programma domani sera a San Siro. Per molti sarà una sfida Scudetto, ma non per il brasiliano, che infatti ha dichiarato: “Non è ancora decisiva, c’è metà campionato da giocare ancora. Sicuramente servirà per l’autostima. Sicuramente sono le due squadre che si contenderanno la vittoria finale, ma non escludiamo il Milan perché sta facendo benissimo”.
Proprio sui rossoneri ha aperto una breve parentesi: “Mi sta sorprendendo. Propone un gioco offensivo, veloce e con giocatori di qualità. Per di più hanno in squadra uno come Ibrahimovic, che mi ritiene il suo idolo, ma che io considero un giocatore unico. Senza infortuni non sarei comunque arrivato a giocare così a 40 anni”.
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Inter-Juventus, da CR7 e Lukaku a Eriksen e Conte: parla Ronaldo
Da un Ronaldo all’altro, il Fenomeno ha parlato di Cristiano, esaltando le sue doti: “Non so se arriverà a giocare anche lui fino ai 40 anni, di sicuro ci proverà. Negli ultimi anni ha imparato a dosarsi, può sparire dalla partita per quasi tutti i 90 minuti e poi essere decisivo in pochi secondi. Si esalta nelle grandi partite e ha un’ossessione per i record, gli danno benzina per andare avanti”. Dall’altra parte ci sarà Romelu Lukaku, che sta trascinando l’Inter da oltre un anno: “Sposta anche gli alberi e fai fatica a non incentrare il gioco su di lui, dato che fa quasi un gol a partita”.
Il Fenomeno si è poi concentrato su alcuni elementi della rosa juventina: “De Ligt è fortissimo e credo che migliori anche Bonucci. La vera assenza della Juve, però, sarà Dybala. Nell’ultimo periodo si stava riprendendo, peccato davvero per l’infortunio”. Ronaldo si è quindi concentrato sui due allenatori, partendo da Conte: “Io non lo critico, ma sento alcuni che a Milano lo fanno. Non piace sempre la gestione dei cambi, ma a volte da fuori non si colgono certe situazioni”. Su Pirlo ha aggiunto: “Ha un’intelligenza calcistica superiore e l’ha portata dal campo a fuori. La squadra deve seguirlo perché non proporrà mai un calcio banale”.
Infine ha concluso su Eriksen: “Doveva dare qualcosa di più e magari potrà farlo davanti alla difesa. Bisognerà vedere quanto ci credono il giocatore e l’allenatore stesso. Non bisogna avere fretta”.