Inter-Juventus è il big match in programma tra due giorni e Roberto Mancini si è esposto in merito alla sfida, non snobbando il Milan per la corsa Scudetto. Diversi i temi affrontanti dal ct dell’Italia
Domenica prossima si farà sul serio: Inter-Juventus è in programma per la diciottesima giornata di Serie A e proprio della super partita ha parlato Roberto Mancini in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. Il commissario tecnico dell’Italia, ex allenatore dei nerazzurri, ha espresso la sua opinione in merito all’importanza dell’incontro: “E’ sicuramente il match tra le due favorite del campionato. L’Inter è cresciuta negli anni, ma la Juventus resta più attrezzata. Per i bianconeri è una sfida quasi decisiva perché non può permettersi di perdere altri punti avendo già 3 squadra davanti”.
Il ct della Nazionale non ha però snobbato il Milan: “Per quanto parta indietro rispetto alle altre due, bisogna prendere atto che è entrata in corsa per lo Scudetto. Non si vince così tanto per caso e mi ha stupito per il percorso fatto fin qui”. Sulla lotta Champions ha aggiunto: “Dal Napoli mi aspettavo di più, pensavo fosse davvero il suo anno. La Roma mi piace molto e occhio all’Atalanta che si è ripresa e alla solita Lazio. C’è un bel gruppo compatto in testa”.
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Mancini, non solo Inter-Juventus: il ct parla di Zaniolo, Eriksen e Balotelli
L’allenatore dell’Italia, in vista dell’Europeo, ha parlato di Nicolò Zaniolo, protagonista di episodi extra campo che potrebbero distrarlo: “E’ solo molto giovane”, ha detto il tecnico azzurro, che ha aggiunto: “Crescendo capirà che per sfruttare il suo talento, dovrà dedicare gran parte della sua giornata solamente al calcio”.
Su Balotelli ha dichiarato: “Non chiudo le porte mai a nessuno, ma per lui è difficile. Lo stesso si può dire di Destro. Può diventare lo Schillaci di turno, ma parte indietro rispetto a Immobile, Belotti e i vari Caputo e Lasagna o Scamacca, che sta crescendo bene. Kean? Fin qui sta dimostrando ottime cose a Parigi”.
Mancini ha anche parlato degli azzurri che giocano nel Milan: “Calabria è cresciuto tantissimo in un ruolo scoperto in Nazionale. Tonali è normale he faccia fatica, successe anche a Romagnoli all’inizio. Donnarumma invece è il più forte portiere al mondo ad oggi”. Un consiglio poi per alcuni giocatori italiani: “Bernardeschi, Emerson Palmieri ed El-Shaarawy devono cambiare squadra, trovare più spazio e avere così continuità”. Infine un commento su Eriksen: “Con la sua qualità può giocare ovunque in campo, ma Conte lo conosce meglio e sa più di tutti”.