Fiorentina, lo stadio Franchi non si può abbattere: il comunicato Viola

La questione stadio Artemio Franchi tiene banco in casa Fiorentina. Nelle ultime ore sarebbe arrivata la lettera del ministro dei beni culturali circa la decisione della demolizione

La Fiorentina domenica affronterà il Napoli allo stadio Maradona e sarà una gara importante dal punto di vista della classifica. La Viola è reduce dall’eliminazione agli ottavi di Coppa Italia contro l’Inter e ora vuole alzare la testa il prima possibile. Il cammino fin qui in campionato non è stato positivo, avendo collezionato appena 18 punti in 17 partite.

Per quanto riguarda il tema stadio, il ministro dei beni culturali ha inviato una lettera al comune di Firenze e alla società Fiorentina. In particolare, Dario Franceschini avrebbe ammesso che l’Artemio Franchi non si potrà abbattere. Tuttavia, potrebbero essere previsti degli interventi sulla struttura esistente, che garantirebbero la copertura anche totale dell’impianto e l’avvicinamento delle curve al terreno di gioco.

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Fiorentina: “Questione stadio è chiusa”

Fiorentina Stadio
Fioretnina, la decisione sullo stadio Franchi (Getty Images)

Sono giorni movimentati in casa Fiorentina, che vuole a tutti i costi tornare nelle parti alte della classifica come qualche anno fa. Anche per questo è stata presa la decisione di richiamare Cesare Prandelli in panchina, dopo 10 anni esatti. Con l’allenatore lombardo, infatti, la Viola era arrivata agli ottavi di finale di Champions League nella stagione 2009-2010. Il Bayern Monaco spezzò il cammino europeo del club toscano, in una gara ricca di polemiche arbitrali.

La questione relativa allo storico stadio Artemio Franchi, costruito dall’architetto Pier Luigi Nervi, ha smosso diversi personaggi illustri. In particolare, architetti di fama mondiale del calibro di Tadao Ando e Norman Foster hanno firmato una lettera contro la demolizione dell’impianto sportivo. Quest’ultima è stata consegnata dal sindaco di Firenze proprio dal nipote di Nervi, come riportato dall’ANSA.

La risposta della Fiorentina

La società Viola ha preso atto delle decisioni del Ministero, risponde così con un comunicato: “In riferimento alla comunicazione ricevuta oggi da parte del MIBACT a firma del Direttore Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, ACF Fiorentina comunica che ringrazia tutte le realtà coinvolte, che si sono interessate alla possibile realizzazione di un nuovo stadio per la città di Firenze e i tifosi della Fiorentina nello stesso luogo dove la squadra ha sempre giocato.  Con la nuova Legge Salva Stadi credevo che per il calcio italiano specialmente in questo momento di grave crisi per tutto il Paese, il Governo potesse prendere una direzione più utile per il futuro del sistema calcio e l’economia italiana in generale. Purtroppo, vedo che c’è più interesse a conservare una struttura fatiscente di cemento armato di 90 anni che permettere ai tifosi di assistere a un evento sportivo con tutti i servizi moderni e i comfort di uno stadio all’avanguardia che Firenze avrebbe meritato. Ora immagino che la burocrazia italiana insieme a tutte le realtà che si sono fortemente attivate per evidenziare al Mibact la necessità di salvare il Franchi come Archistar, Fondazioni e Comitati, siano altrettanto rapidi a raccogliere i fondi necessari che occorreranno al Comune per ristrutturare lo stadio. Bisognerà assolutamente evitare che il Franchi possa diventare una struttura abbandonata e cadente nel cuore della bellissima Firenze”.  Il tema Stadio Franchi per la Fiorentina è chiuso conclude la nota.

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