FC Barcelona's President Joan Laporta holds a news conference after the final result of a no confidence vote at the new Camp stadium in Barcelona on July 06, 2008. Joan Laporta survived a confidence vote held Sunday that was brought against him by a supporter who was angered by the Spanish club's second straight season without any major title, according to an exit poll. AFP PHOTO/JOSEP LAGO (Photo credit should read JOSEP LAGO/AFP via Getty Images)
Barcellona, i candidati hanno concordato questa data con il presidente del consiglio direttivo Carles Tusquets, il giorno per eleggere il nuovo numero uno azulgrana.
Si è giunti finalmente alla decisione: il 7 marzo si voterà per il nuovo presidente del club catalano. A deciderlo, insieme ai tre candidati, è stato il consiglio direttivo del club. Una data, come già detto, concordata dai candidati Laporta, Font e Freixa con Tusquets ed è in linea con le richieste della Generalitat e della Segreteria Generale dell’Esport. La scelta di tale data è dipesa anche dalla necessità di inserire nell’ordinamento anche il voto per posta. Insomma, delle nuove soluzioni per ottemperare ai propri doveri di soci del Barça, nel pieno rispetto del protocollo sanitario contro il covid-19.
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Il perdurare della pandemia in Spagna complica non poco i piani del Barcellona in merito alle prossime elezioni presidenziali. Per questo motivo, il segretario generale dell’Esport è disponibile ad aiutare il club azulgrana, apportando le dovute modifiche alla Llei de l’Esport. Infatti, secondo quanto confermato dal presidente del consiglio direttivo del Barça, Carles Tusquets, la Generalitat farà di tutto per far sì che il voto per corrispondenza negli enti sportivi venga approvato tra la fine di febbraio e la terza settimana di marzo. La data del 7 marzo rientra in questo intervallo, ma non è ancora ufficiale perché è in attesa che il Governo possa garantire che si possa votare quel giorno per posta.
Secondo quanto riporta ‘Mundo Deportivo’, durante il consiglio direttivo ci si è posto anche il problema di individuare più siti per le votazioni. Un dilemma da risolvere per venire incontro a quelle che sono le disposizioni governativa nella lotta al coronavirus. Difatti, l’intento è di trovare nuovi punti di voto oltre ai dieci già individuati. Tutti e tre i candidati si sono dimostrati disponibili al dialogo e a trovare una soluzione che possa trovare favorevole tutti. Non è per questo escluso che, nelle prossime settimane, vengano indicati nuove zone dove sarà possibile recarsi per votare.
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