Juventus-Napoli, disposta l’archiviazione dell’inchiesta sui protocolli Covid dei partenopei. Si chiude definitivamente un capitolo calcistico e legislativo complesso: il match si disputerà nuovamente.
Juventus-Napoli, perlomeno il match che si sarebbe dovuto disputare a ottobre, è un capitolo chiuso. La gara si rigiocherà. Anzi, di fatto si giocherà per la prima volta, visto che mesi fa il match non si è disputato dando vita a un altro incontro: quello con i tribunali della Giustizia Sportiva che prima hanno assegnato un punto di penalizzazione al Napoli e la sconfitta a tavolino per la mancata presenza dei partenopei all’Allianz Stadium per poi correggere il tiro. Le indicazioni della ASL hanno, quindi, avuto la meglio. Tutto è bene quel che finisce bene, o quasi visto che per disputare nuovamente il match si dovrà mettere mano ancora una volta al calendario.
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Juventus-Napoli, ultimo atto: archiviata inchiesta protocolli
Mancava un ultimo passaggio – disposto in giornata – ovvero l’archiviazione dell’indagine aperta dalla Procura Generale dello Sport del CONI nei confronti del Napoli in merito all’applicazione dei protocolli Covid. Procedimento disposto dal Procuratore della Federcalcio Giuseppe Chinè che ha agevolato l’ultimo cavillo legale e burocratico per considerare conclusa definitivamente questa incresciosa vicenda: l’ultima parola, ora, spetterà davvero soltanto al campo. Anche se il clima fra le due compagini rimarrà rovente ancora per un bel po’. Un continuo rimpallarsi presunte colpe ed eventuali atteggiamenti che accompagnerà entrambe le squadre fino al vero confronto che si terrà (speriamo concretamente stavolta) sul terreno dell’Allianz Stadium. Lo stesso che ha visto tre mesi fa passeggiare nervosamente i giocatori della Vecchia Signora aspettando un avversario che non sarebbe mai arrivato. Al momento, sulla nota ufficiale della FIGC diramata all’ANSA, si legge:
“Disposta l’archiviazione del procedimento, avendo ritenuto che non vi siano elementi tali per procedere a sanzioni disciplinari e sostenere l’accusa”. Il fatto non sussiste, dunque. Si chiude un capitolo, quindi, nella speranza di aprirne un altro dove la differenza la facciano le giocate e non le sentenze.