L’olandese Arjen Robben è ufficialmente uno dei giocatori più veloci di sempre con la palla tra i piedi: al punto che quando era ragazzino
Quando pochi giorni fa la FIFA ha reso nota la classifica delle azioni dinamicamente più veloci del 2020 impalmando Alphonso Davies come il calciatore più veloce dell’anno (oltre 36 km/h) si è scatenata la curiosità dei fan alla ricerca dei giocatori che hanno fatto la differenza con azioni dirompenti palla al piede.
Arjen Robben, da autovelox
Secondo i dati ufficiali della FIFA l’unico giocatore che ha superato i 37 km/h in un’azione ufficiale è stato Arjen Robben. É vero ma con qualche chiarimento necessario. Il primo è che questa accuratezza di dati è possibile solo recentemente: non ci è dato sapere a che velocità andasse Di Stefano che era stato soprannominato ‘la saetta’.
Tutti gli appassionati hanno negli occhi l’incredibile quinto gol dell’Olanda contro la Spagna nel Mondiale 2014: partita d’esordio della fase a gironi. Gli Orange ‘smontano’ il tiki-taka dei campioni in carica con una prestazione indimenticabile, 5-1.
Il quinto gol lo marcò Robben con una rincorsa impressionante: passaggio meraviglioso di Wesley Sneijder e Robben brucia ogni primato in fatto di velocità. Ufficialmente il dato ratificato è di 37.08 km/h. Anche se alcuni studiosi sostengono che Robben nel suo momento di massima accelerazione abbia superato i 38.
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Olanda-Spagna, Mondiale 2014. La rete del 5-1 di Arjen Robben
Lo scooter umano
Robben, nonostante a volte qualche problema di salute – soprattutto muscolare – lo abbia in qualche modo rallentato, era semplicemente incontenibile. Un fenomeno atletico al di là di qualsiasi valutazione calcistica. Un talento nato nel Groningen, dove Robben ha deciso di tornare lo scorso anno per chiudere la sua carriera. Quando Robben arriva nella squadra junior del Groningen si guadagna subito un soprannome interessante: “lo scooter”. Per la sua impressionante accelerazione, per il modo incredibilmente capace con cui controllava la palla indipendentemente dalla velocità della sua azione. E perché da destra o sinistra – Robben da ragazzo giocava indifferentemente su entrambi i lati del campo – la palla alla fine andava sempre dove decideva lui.
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Robben vs Maradona
Robben fa il suo esordio in prima squadra a sedici anni. Jan Van Dijk, il suo primo tecnico, si ricorda bene di quel ragazzo talentuoso e velocissimo: “Fisicamente era una forza della natura, imprevedibile il modo in cui sarebbe scattato e come. Aveva una partenza da fermo bruciante, fulminea. Accompagnata da un dribbling secco, a volte anticipato da una finta. Sempre diversa. Impossibile non restare conquistati dalle sue qualità. Ma la cosa più sensazionale era quando partiva in progressione. Non c’era modo di fermarlo: se non con una fucilata alle spalle”.
A oggi il gol di Robben contro la Spagna viene considerato uno dei dieci gol più belli mai realizzati in una fase finale del Mondiale: al primo posto, ovviamente, quello di Maradona contro l’Inghilterra nel Mondiale vinto dall’Argentina nel 1986. Velocissimo, ma non come Robben: secondo i fisici la velocità di punta della storica rete del Pibe è stata ‘solo’ di 31 km/h.
Lo storico gol di Maradona all’Inghilterra, Mondiale 1986. Il gol del secolo