Sampdoria-Inter termina 2-1. Sconfitta di misura per i nerazzurri che sbagliano anche un rigore. Non basta De Vrij a Conte. Sorridono i blucerchiati trascinati dagli ex di turno Candreva e Keita Balde.
A Marassi si affrontano Sampdoria e Inter. Il match fra nerazzurri e blucerchiati si accende sin dalle prime battute per via di alcuni episodi arbitrali in grado di influenzare il punteggio nella prima frazione di gioco: all’8 sugli sviluppi di un calcio d’angolo l’arbitro vede un fallo di mano da parte di Thorsby. Il braccio è largo mentre tenta di liberare il pallone dallo stacco di testa del diretto avversario nerazzurro. L’arbitro assegna il penality alla squadra di Conte dopo il check del VAR: tiro dagli undici metri respinto da Audero, Sanchez si fa beffare.
Ashley Young, sulla respinta, colpisce il palo. Al 15′ Candreva batte un calcio di punizione, Tonelli prova la girata di testa ma la palla si stampa sulla traversa. Poco dopo viene ravvisato un fallo di mano di Lautaro Martinez in area: altra azione, nuovo controllo del VAR. Stavolta il direttore di gara opta per la funzione dal limite. Il rigore, invece, viene assegnato successivamente alla Sampdoria che al 21′ si rende pericolosa sugli sviluppi di un altro corner: il tocco di mano in area è di Barella, decisione inevitabile. Dagli undici metri trasforma Candreva. 1-0 per la Samp alla mezz’ora.
Nell’ultimo quarto d’ora di prima frazione prova a reagire l’Inter, l’occasione più netta ce l’ha Lautaro che svetta in area di testa ma la palla finisce sul fondo dopo un buon cross di Ashley Young. La Sampdoria prima dell’intervallo non si fa intimorire, anzi raddoppia con l’ex di turno Keita Balde che sfrutta una buona imbeccata da parte di Damsgaard: 2-0 per i blucerchiati con il gol dell’ex. Inter, primo tempo complicato per gli uomini di Conte.
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Il secondo tempo di Marassi comincia con i nerazzurri intenzionati a fare l’impresa: rimontare due gol contro una Sampdoria in palla. Difficile, ma non impossibile. Conte chiede uno scatto d’orgoglio ai suoi che si rendono pericolosi sin dall’inizio di seconda frazione con Sanchez, seguono poi altre occasioni da parte di Barella. Anche Bastoni insidioso. L’Inter si piazza bene in campo, ma non basta. I blucerchiati fanno muro e reagiscono in avanti grazie anche all’altro ex – oltre a Keita – Candreva: il centrocampista serve bene Jankto che prova il tiro. Blocca tutto Handanovic.
Perisic pericoloso al 60′, ma la partita la riapre De Vrij cinque, minuti più tardi, anticipando tutti sugli sviluppi di un corner e batte Audero di testa. 2-1 per i nerazzurri. Gara in bilico con ancora venti minuti da giocare: i blucerchiati provano a tenere botta, Conte intanto si gioca la carta Lukaku (entrato al posto di Gagliardini). Spazio anche per Eriksen al posto di Sanchez. Ultimi venti minuti di gara dal gran ritmo, finale con nervi tesi da entrambe le parti: la tensione si taglia a fette: al 79′ Lautaro Martinez tenta un tunnel in area per poi calciare di punta, Audero devia la palla in corner. Gli ultimi dieci minuti di partita sono praticamente un assedio dell’Inter che schiaccia i blucerchiati nella propria aria. Perisic pericoloso di testa al minuto 82: palla alta. La Samp prova a chiudere gli spazi, impresa che riesce, con fatica, a Ranieri dopo altri 5 minuti di extra-time: tre punti d’oro per i padroni di casa, nerazzurri sconfitti di misura a Marassi, si fa male anche D’Ambrosio nel finale. Piove sul bagnato per l’Inter.
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