Nainggolan parla di Conte e Zaniolo (Getty Images)
Radja Nainggolan è tornato a parlare di Antonio Conte e ha espresso anche un’opinione su quanto successo a Zaniolo negli ultimi giorni
Il “Ninja” è tornato a Cagliari, ma il fardello degli ultimi, difficili, mesi lo sta accompagnando anche nelle prime settimane della sua terza esperienza in rossoblu. Il centrocampista ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport, in cui è tornato a parlare di Antonio Conte, che lo ha allenato nella sua breve esperienza all’Inter, vissuta senza alti e con troppi bassi.
Prima ancora di chiudere il capitolo nerazzurro, il belga si è concentrato su quello nuovo che ha riaperto da pochissimi giorni: “Se Di Francesco mi chiama io ci sono per lui”, poi ha aggiunto: “Non gioco da tanto, ma non sono preoccupato, io mi diverto solo quando scendo in campo”. Sul Covid ha quindi proseguito: “Stiamo difendendo il campionato da un virus che ha ucciso il calcio e poi anche le vite di noi tutti e il mondo intero. Io l’ho avuto e mi ritengo molto fortunato ad essere qui. Penso a chi non ha più un lavoro e soprattutto a chi è più debole”.
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Il 32enne è quindi tornato a parlare di calcio, rispondendo proprio ad una domanda su Antonio Conte. Dopo un lungo sospiro, il centrocampista ha dichiarato: “Sicuramente è un grandissimo allenatore, ma sono stato ferito da lui. Mi ha concesso solamente 8 minuti in campo e mi ha anche indicato come uno dei responsabili in negativo. Non voglio fare polemiche, ma non so cosa avrei potuto fare in quel lasso di tempo così breve”. Nainggolan ha quindi aggiunto: “Ormai è andata così e per fortuna sono sano, non mancando neanche un allenamento e arrivando sempre in orario”.
Sulla Roma si è espresso così: “La rimpiango. Ho vissuto 4 anni importanti lì. I tifosi non mi dimenticano e quindi ho lasciato qualcosa di importante. Uno dei miei rimpianti è che la squadra sia stata smantellata, eravamo forti. Hanno detto che creavo problemi, invece ero un uomo spogliatoio”. In merito al caso intorno a Zaniolo ha voluto dire la sua: “Sta subendo quello che ho patito io. Hanno deciso di metterlo nel mirino. Anche io ci sono passato e sbagliai all’epoca, non dovevo bere e fare quella diretta”. Il centrocampista ha quindi proseguito: “Io però mi chiedo chi è che non sbaglia mai nella propria vita. Mi rivedo molto in Zaniolo e l’unico modo che ha per rispondere è sul campo”.
Infine sulla Juventus ha concluso: “I tifosi mi attaccano dicendo che non ho vinto nulla ma è una sciocchezza. Io ho scelto di non andare con chi vinceva sempre, basta chiedere ai dirigenti bianconeri. La Juve è stata la squadra più forte per un decennio ma io non mi diverto a vincere con i più forti“.
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