La Nazionale di Mancini si avvia all’anno degli Europei: il percorso e le aspettative di un’Italia che ha fatto riavvicinare la gente.
Nel corso degli ultimi tre anni, dopo la tragica serata di San Siro, la Nazionale italiana è riuscita a rialzarsi e prendere sempre più consensi. Il merito più grande è sicuramente del c.t. Roberto Mancini che, partendo da zero, ha ricomposto i pezzi di una squadra distrutta da quella storica eliminazione con la Svezia, il punto più basso di sempre. Oggi il clima che avvolge il gruppo azzurro è completamente cambiato: si respira grande positività ed entusiasmo alle porte della prima vera occasione di riscatto.
Il 2021 sarà un anno molto importante e ricco di impegni per l’Italia che avrà l’onore di aprire in i prossimi Europei e partecipare alle Final Four di Nations League nel proprio paese. Un doppio appuntamento che potrebbe segnare definitivamente una nuova epoca, lasciandosi alle spalle tutte le scorie del passato. C’è molta fiducia e speranza non solo di fare bella figura, ma di poter essere uno degli avversari più temibili per le grandi favorite. Per fortuna non c’è la pressione di dover vincere a tutti i costi ma, dopo i recenti risultati e le convincenti prestazioni, si sono inevitabilmente alzate anche le aspettative.
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L’Italia vuole tornare grande: gli Europei come trampolino di lancio
D’altronde non è passata inosservata la crescita del gruppo di Mancini che, partita dopo partita, si è costruita una forte identità e acquisito nuovamente la reputazione che merita. Inoltre ha fatto riaccendere il “sentimento azzurro”, facendo avvicinare la gente che aveva un po’ perso quel senso d’appartenenza dopo le ultime delusioni. Tutto questo grazie a un progetto credibile che, con lavoro e programmazione, ha lanciato tantissimi giovani e sta facendo divertire attraverso il suo gioco. La nuova versione dell’Italia è una squadra ambiziosa e moderna con un’impronta offensiva, senza rinunciare all’equilibrio dei reparti e al sacrificio in fase difensiva. Non è facile plasmare una Nazionale che, rispetto alle squadre di club, cambia tanti interpreti e gioca insieme poche partite durante la stagione. Il percorso è ancora lungo e presenterà nuovi ostacoli, ma l’aspetto fondamentale è continuare e insistere su questa strada senza rinnegare il proprio credo.
Nazionale: i traguardi raggiunti e futuro
Finora è andato tutto liscio, l’Italia non perde da oltre due anni (1-0 col Portogallo nella prima edizione di Nations League), ha dominato il girone di qualificazione a Euro 2020 conoscendo solo la vittoria (10 su 10) e battuto numerosi primati. Nelle ultime uscite, anche senza alcuni punti fermi, ha dato la sensazione con movimenti e azioni collaudate di aver raggiunto un eccellente livello. E’ difficile parlare di singoli perché non c’è un campione che illumina la scena, ma sono proprio la forza e l’unione del gruppo a fare la differenza.
Ora non resta che alzare l’asticella e dimostrare di tenere testa anche alle maggiori rivali in un contesto più prestigioso, confermando di valere il 10°posto del ranking mondiale (un’altra significativa conquista). Con un anno di ritardo, forse anche un bene per gli azzurri, si scenderà in campo per mostrare i frutti di questo intenso lavoro e prendersi le meritate soddisfazioni, provando a non porsi limiti. Il girone con Turchia, Svizzera e Galles è abbordabile, poi arriveranno i veri esami e si inizierà a fare sul serio. In attesa delle convocazioni ufficiali (sperando nel recupero di Zaniolo), la creatura di Mancini è ormai pronta, lo spettacolo sarà garantito come le forti emozioni.