Gerard Piqué potrebbe candidarsi alle elezioni per diventare il nuovo presidente del Barcellona. L’indiscrezione dalla Spagna scuote il club Azulgrana. Ma la verità viene a galla: è tutto uno scherzo
Aria di cambiamenti in casa Barcellona, con Gerard Piqué che potrebbe presto presentare la propria candidatura come prossimo presidente del club spagnolo. Il difensore ha raggiunto i 34 anni e i problemi fisici iniziano a diventare troppi, tanto da non garantire più una sua presenza costante in campo. Attualmente è infortunato al ginocchio e difficilmente potrà tornare in campo ai massimi livelli. La presenza di due giovani come Araujo e di Eric Garcia, che presto si trasferirà nella sua città natale dal Manchester City, sarà un fattore ulteriore per valutare di fare un passo indietro e lasciare il campo.
L’indiscrezione del Mundo Deportivo riporta che il giocatore avrebbe valutato per la prima volta quest’ipotesi dopo il tremendo 8-2 incassato dal Bayern Monaco ad agosto scorso in Champions League. Già all’epoca dei fatti, Piqué si era offerto volontario per dire addio alla squadra dopo la pessima figura. Solo il nuovo tecnico, Ronald Koeman, l’avrebbe convinto a rimanere anche per questa stagione.
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Piqué presidente del Barcellona: la candidatura è uno scherzo
Nonostante abbia accettato di rimanere, l’idea di cambiare ruolo non ha mai abbandonato la testa del calciatore, che in queste ore avrebbe chiesto al club 65mila schede per ottenere il numero di firme necessarie. Ad aiutare Piqué sarebbe la sua esperienza manageriale accumulata nel corso degli ultimi anni. Già da tempo, infatti, lo spagnolo è presidente del fondo Kosmos. Così è riuscito a siglare un contratto con la federazione internazionale di tennis per l’organizzazione della Coppa Davis.
Non solo, è riuscito anche a contrattare con la Rakuten per la realizzazione di una serie tv sullo spogliatoio, chiamata Matchday ed è anche molto amico di Mark Zuckerberg, proprietario di Facebook. Le recenti dimissioni di Amador Bernabeu, nonno del giocatore, dal ruolo di vicepresidente del Barça, spianerebbero la strada proprio al nipote, che potrebbe restare calciatore in maniera simbolica, occupandosi soprattutto dell’aspetto presidenziale nel caso in cui venisse eletto il prossimo mese di marzo.
Tutto quello che avete letto finora, però, non è affatto vero. E’ uno scherzo ben orchestrato e articolato. In Spagna, infatti, il 28 dicembre è l’equivalente del nostro primo aprile. Una giornata in cui si fa a gara a chi inventa la “fake news” più verosimile. Questa, come il torneo amichevole del Melilla con il Bayern Monaco, è sicuramente in cima alla classifica.