Periodo poco fortunato per la Juventus, che non ha nascosto di sentirsi danneggiata da alcune decisioni arbitrali. Pavel Nedved ha protestato anche durante la gara giocata dall’Under 23.
L’anno non si sta concludendo certamente nel migliore dei modi in casa Juventus, reduce dalla pesante sconfitta casalinga contro la Fiorentina, arrivata anche a causa di alcune decisioni arbitrali che non hanno convinto del tutto la società bianconera e a poche ore dalla decisione del CONI, che ha stabilito che la partita contro il Napoli, non giocata a causa dell’assenza degli azzurri, dovrà essere programmata in calendario. Proprio poche ore fa Pavel Nedved si è però ripetuto dopo avere criticato l’arbitro che aveva diretto la sfida contro i viola (La Penna). Le polemiche avevano riguardato in modo particolare la mancata espulsione di Borja Valero, ma soprattutto un rigore non concesso a Ronaldo, che aveva già protestato nel corso del match, ma inascoltato.
Oggetto della sua protesta questa volta è stato il fischetto Juventus Under 23-Renate, partita persa ieri in rimonta dalla formazione giovanile guidata da Lamberto Zauli.
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I bianconeri Under 23 si sono sentiti vittime di un’ingiustizia in seguito a un presunto fallo di Delli Carri poi espulso. Una decisione ritenuta non corretta dal club pluricampione d’Italia, che non ha nascosto la propria presa di posizione.
L’ex centrocampista ha così abbandonato la tribuna prima della fine in segno di protesta. Davvero emblematiche le sue parole: “Una situazione mai vista. Inaccettabile assistere a un fallo di rigore contro di noi dopo un’azione di quel tipo. Il gioco era ormai proseguito e l’arbitro si trovava a centrocampo, come se niente fosse successo”.