Roma-Cagliari finisce 3-2. I giallorossi battono i sardi e arrivano al terzo posto in classifica dopo una gara piena di capovolgimenti di fronte.
Roma e Cagliari si affrontano all’Olimpico, gara particolare per Di Francesco che intende non sfigurare contro il proprio recente passato, mentre Fonseca chiede la giusta reazione ai suoi ragazzi dopo la sconfitta pesante di Bergamo contro l’Atalanta. I giallorossi partono forte sin dalle prime battute, all’11′ Veretout sblocca la partita dopo un avvio determinante dei padroni di casa: Mkhitaryan apre bene per Karsdorp, pallone che taglia il campo in profondità e pesca il terzino che scarica bene per il francese in grado di piazzare bene la sfera in girata. Incoplpevole Cragno.
Cagliari subisce lo svantaggio e fa i conti con un’altra tegola: Rog è costretto ad abbandonare il campo per infortunio, non ce la fa a proseguire il centrocampista croato, al suo posto Oliva. Al 21′ Godin va in difficoltà su Pedro, azione nata da una palla lunga, ma la reattività di Cragno sull’ex Chelsea evita il pericolo. Roma vicina al secondo gol poco dopo venti minuti giocati. Cinque minuti dopo Dzeko si conquista lo spazio per il tiro, tentativo di controbalzo: attento fra i pali Alessio Cragno, tentativo velleitario del bosniaco. L’estremo difensore sardo evita ancora un gol alla compagine sarda sugli sviluppi di un calcio di punizione: Pedro pesca bene Cristante al centro della retroguardia rossoblu, l’ex Atalanta svetta di testa.
Cragno ci mette la mano e spedisce il pallone sopra la traversa. Roma arrembante alla mezz’ora che si fa pericolosa anche con Kumbulla: Cragno risponde ancora presente. 33′ Cristante sbroglia al meglio in difesa su un buon break palla al piede da parte di Joao Pedro. Reazione dei sardi che non ci stanno a perdere, ma l’intervallo arriva e sancisce il vantaggio (parziale) dei giallorossi. Decide il primo tempo il gol di Veretout: la squadra di Fonseca è avanti 1-0.
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Nel secondo tempo dell’Olimpico il Cagliari entra in campo leggermente più volitivo, la squadra di Fonseca inizialmente nella seconda frazione subisce un momento di blackout con relativo pareggio dei sardi al 58 grazie a Joao Pedro che si costruisce praticamente il gol con un diagonale imparabile che beffa Mirante. Tutto da rifare per i giallorossi: 1-1 nella Capitale.
Pariglia che dura fino a venti minuti dal termine, tempo in cui la Roma ha provato a spingere ulteriormente per tornare in vantaggio: ci riesce con Dzeko al 71′. Il bosniaco capitalizza al meglio, con la cattiveria giusta, un assist impeccabile di Karsdorp. L’attaccante giallorosso deve soltanto spingere in rete, palla alle spalle di Cragno.
Roma avanti 2-1 ma Fonseca chiede concretezza. Non si fida del Cagliari che resta in gara fino al 77′ quando Mancini cala il tris sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il difensore mette la palla alle spalle di Cragno grazie all’imbeccata di testa del collega Smalling. Il tap-in vincente arriva sempre di testa da parte dell’ex Atalanta. 3-1 ma non è finita all’Olimpico perché al 90′ riapre la gara il Cagliari, complice un intervento scomposto in area da parte di Villar: steso Joao Pedro. Per l’arbitro non ci sono dubbi: è calcio di rigore, penality che Joao Pedro trasforma ed è 3-2. Solo un gol divide le due squadre. I quattro di recupero non cambiano il risultato finale, i sardi ce l’hanno messa tutta ma è la Roma – soffrendo – a portare a casa tre punti che valgono il terzo posto in classifica prima della pausa natalizia.
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