La Juventus di Andrea Pirlo non convince e i numeri dell’allenatore bianconero, paragonati a quelli di Sarri e Allegri, destano preoccupazioni
Scetticismo, la parola chiave che ha accompagnato Andrea Pirlo sin dall’annuncio del suo incarico come allenatore della Juventus. Una sensazione giustificata, dato che l’ex centrocampista non aveva mai allenato prima. Nessuna gavetta, nessuna esperienza in serie minori o con squadre di calibro inferiore. Dopo l’esonero di Sarri, il “Maestro” si è ritrovato catapultato in una realtà ben più grande delle aspettative, non solo degli appassionati, ma probabilmente anche delle sue.
Una buona parte di tifosi ha storto il naso, avrebbe preferito un nome più pronto, magari altisonante come Zidane, soprattutto se, guardandosi alle spalle, l’ultima immagine che si ha impressa nella mente è quella dell’eliminazione agli ottavi di finale di Champions League per mano del Lione. Invece si è scommesso su Pirlo, cercando di dare massima fiducia al suo lavoro, ma i risultati, fin qui, sono altalenanti.
Potrebbe interessarti anche: Juve-Fiorentina, Pirlo: “Approccio sbagliato, fatta una brutta figura”
Juventus, Pirlo non ingrana: perso il confronto con Sarri e Allegri
La Juventus di Pirlo ha ottenuto fino ad ora 24 punti dopo 13 giornate di Serie A e ha conquistato l’accesso agli ottavi di Champions come prima del girone con un’impresa. Proprio quel 3-0 al Barcellona aveva dato fiducia ai bianconeri, apparsi dominanti 11 giorni dopo anche con il Parma in campionato. Poi, però, il tracollo in casa contro la Fiorentina. Tre gol subiti allo Stadium da una squadra in lotta per non retrocedere, solo il Real Madrid ne aveva segnati così tanti prima d’ora. La classifica mostra problemi evidenti, dato che con un successo di Milan, Inter, Napoli, Roma e Sassuolo, la Juve potrebbe chiudere il 2020 al sesto posto.
I paragoni con il recente passato sono dunque immediati. Sarri, lo scorso anno, ha conquistato l’accesso agli ottavi di Champions senza mai perdere, le uniche sconfitte in oltre 3 mesi alla guida dei bianconeri arrivarono con la Lazio in campionato e in finale di Supercoppa italiana. Ben 11 i punti in più rispetto a Pirlo arrivati a questo punto della stagione.
Con Allegri il distacco, invece, è di 13 punti di differenza. Il tecnico toscano perse nella fase a gironi di Champions, ma conquistò ovviamente l’accesso agli ottavi e in Serie A la prima sconfitta arrivò addirittura a marzo, alla ventottesima giornata contro il Genoa di Prandelli. Il paragone è impietoso e forse anche ingiusto, ma il risultato non cambia se si tiene conto del primo anno di Allegri alla Juventus. L’ex Milan totalizzò 34 punti, ben 10 in più rispetto a Pirlo. I dati sono chiari e nel 2021 sarà vietato sbagliare.