Il Giornale si è espresso chiaramente contro la sentenza di ieri che porterà a giocare Juventus-Napoli non disputata il 4 ottobre. A detta del quotidiano è la “vittoria dei furbetti”.
La decisione del Collegio di Garanzia del CONI pronunciata nella giornata di ieri ha stupito molti, soprattutto perché ha ribaltato quanto era stato deciso nei due precedenti gradi di giudizio. Juventus-Napoli, che non era stata disputata lo scorso 4 ottobre a causa della mancata partenza del club azzurro su input dell’ASL, dovrà quindi essere programmata nelle prossime settimane, anche se il calendario fitto rende difficile individuare una data. Almeno per ora in casa bianconera si è cercato di non fare troppe polemiche, preferendo rispettare la sentenza, ma soprattutto sui social non sono mancati i pareri contrari. Da parte di molti, infatti, c’è l’idea che si sia commessa una ingiustizia, soprattutto nei confronti delle squadre che hanno disputato regolarmente le loro partite nonostante diversi positivi al Covid-19 assenti.
A esprimersi in maniera chiara e senza mezzi termini, ci ha pensato il quotidiano “Il Giornale“, che ha criticato la scelta dei giudici, soprattutto perché smentisce chiaramente i verdetti precedenti. La classifica attuale vede davvero in difficoltà i campioni d’Italia, soprattutto dopo la pesante sconfitta subita ieri contro la Fiorentina allo Stadium.
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“Il Giornale” ci ha abituato in più occasioni a prese di posizione decise nei confronti di fatti che hanno destato clamore. E non ha mancato di farlo anche in seguito alla decisione maturata ieri in merito a Juve-Napoli. Il quotidiano ha parlato di “furbetti che sono riusciti a farla franca“. La testata contesta così una sentenza che ha ribaltato le decisioni che erano state prese precedentemente. Il riferimento è proprio al “mancato rispetto del protocollo, che era stato condiviso da tutti i club, Napoli compreso”.
Sono state diverse, infatti, le squadre che nel corso di questi mesi sono regolarmente scese in campo nonostante evidenti difficoltà nella scelta della formazione titolare proprio per la presenza di diversi contagiati. Questa, secondo il quotidiano è la “vittoria del pallone degli azzeccagarbugli“. Un modo di agire che non può essere giustificato perché così “ognuno può decidere se e quando giocare. Basta una semplice giustificazione da parte dell’ASL per agire come ognuno preferisce”.
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