Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha parlato al termine dell’udienza davanti al Collegio di Garanzia dello Sport e ha difeso la sua squadra in merito alla gara non disputata con la Juventus.
In attesa di conoscere la decisione definitiva sulla sanzione inflitta al Napoli per non essersi presentato allo Stadium per disputare la gara contro la Juventus in programma lo scorso 4 ottobre (al momento è stata inflitta la sconfitta a tavolino, oltre a un punto di penalizzazione), è il presidente Aurelio De Laurentiis a prendere la parola. Il patron azzurro ci tiene a difendere la sua squadra e a respingere le accuse lanciate da chi riteneva che il club fosse intenzionato a non giocare.
Davvero emblematiche le sue parole: “Chi pensa che noi non volessimo giocare quella gara si sbaglia. In quel periodo Pirlo era ancora alle sue prime esperienze da allenatore, per noi sarebbe stato più semplice poterlo affrontare. In queste condizioni noi avremmo potuto partire da favoriti. Difficile pensarla diversamente”.
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Juventus-Napoli non disputata: De Laurentiis risponde alle accuse
Il patron della formazione napoletano si è espresso quindi senza mezzi termini e a voluto difendere quanto fatto dalla sua squadra. Tutto è avvenuto nel pieno rispetto delle regole.
La decisione di non partire per Torino è nata quindi per rispettare la decisione presa dall‘ASL, che aveva bloccato tutto in via preventiva per motivi sanitari: “Io e la mia famiglia abbiamo vissuto in prima persona cosa significhi essere positivi al Covid-19. Sono guarito solo dopo 40 giorni, proprio per questo h capito come sia importante rispettare le norme di sicurezza in questo periodo. Alla vigilia della gara contro la Juventus era stata l’ASL a esprimerci e a bloccare la nostra partenza. Se noi non li avessimo ascoltati e fossimo andati comunque a Torino le polemiche sarebbero state fortissime”.