Vittoria della Juventus sul Parma. 4-0 che vale il secondo posto in classifica, doppietta di Ronaldo poi Kulusevski e Morata. Pirlo festeggia in attesa delle inseguitrici. Davanti, per ora, c’è solo il Milan.
La Juventus fa poker al Tardini e raggiunge il secondo posto in classifica a un punto dalla vetta. La mano di Andrea Pirlo comincia a vedersi in maniera tangibile. Il tecnico bianconero soddisfatto della prestazione dei suoi contro il Parma. Le parole dell’allenatore ai microfoni di DAZN.
Che partita è stata con un Ronaldo straripante?
“Era arrabbiato per aver sbagliato un calcio di rigore nella gara precedente, ma ci ha pensato poco dimostrando alla prima occasione quanto ci tiene a far gol. Meglio su azione come stasera. Non eravamo contenti per il risultato di mercoledì, abbiamo ripreso nel migliore dei modi i punti persi. Stasera dovevamo riprendere il nostro cammino, siamo in un buon momento anche con i nostri interpreti. Una partita di collettivo e stasera l’abbiamo fatta bene“.
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Le sta piacendo il gioco dei ragazzi? La squadra ha raggiunto un buon livello?
“Sì, pian piano lo stiamo raggiungendo. Mi piace che abbiamo un’aggressione alta quando hanno la palla gli altri. Questo ti porta maggiore confidenza gara dopo gara. Grande cambio di mentalità, stiamo tornando aggressivi e ficcanti“.
Due parole su McKennie e Morata…
“Abbiamo la consapevolezza. Dobbiamo avere sempre lo stesso spirito, andare a giocare la partita e aggredire alti. McKennie incursore e bravissimo nell’inserimento e recuperare gli spazi. Deve crescere, è giovane, ma ha buone basi. Morata era la nostra prima scelta, poi appena abbiamo avuto l’occasione l’abbiamo ripreso nel nostro collettivo. Quando sta bene, può fare qualsiasi cosa“.
Fondamentale l’apporto del centrocampo: come vi riorganizzate? Kulusevski è in costante miglioramento
“Era rimasto molto deluso per le scorse apparizioni ma io lo avevo rassicurato. Ha lavorato molto per la squadra, ma doveva stare solo molto sereno. Non avendo avuto tempo nel ritiro le prime partite prove per vederli all’opera: le posizioni di alcuni giocatori potevano cambiare. Centrocampo che da due diventa a tre, ma poi quando si difende ci si riorganizza“.
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