Inter, Asamoah si confessa rilasciando delle importanti dichiarazioni sul suo addio ai nerazzurri e della possibilità di continuare la sua carriera calcistica in Italia
Dal 5 ottobre del 2020 è svincolato e non si è ancora accordato con nessun nuovo club. Tantissime le proposte che gli sono arrivate, specialmente all’estero, ma per il momento nessuna che davvero lo ha convinto fino in fondo. Stiamo parlando di Kwadwo Asamoah. Il terzino sinistro, infatti, dopo l’ultima esperienza all’Inter è nella lista di lusso dei calciatori da prendere a parametro zero. Dopo i periodi in bianconero (sia con l’Udinese che quelli con la Juventus), nel 2018 si accasa proprio ai nerazzurri voluto fortemente da Luciano Spalletti. Con l’addio del tecnico di Certaldo, arriva Conte sulla panchina della squadra lombarda. Nonostante lo conoscesse già per il suo periodo trascorso a Torino, il calciatore gioca molto poco, complice anche i suoi infortuni al ginocchio che lo tengono lontano dal terreno di gioco per molto tempo. Vista la poca considerazione in questa stagione ha deciso di farsi da parte risolvendo consensualmente il contratto.
Ora è alla ricerca di nuove sfide, come ha ammesso ai colleghi della ‘BBC Sport Africa‘. Queste le sue parole in merito: “In un futuro non mi dispiacerebbe chiudere la mia carriera nella mia nazione, in Ghana. Almeno per il momento credo sia ancora presto per optare per questa scelta. Voglio dire ancora la mia in Europa visto che posso dare il mio contributo ancora per molti anni. Non si direbbe, ma sono un tipo di persona che non si lamenta anche se non metto piede in campo. Anzi, preferisco dare sostegno ai miei compagni che giocano al posto mio e a tutta la squadra per arrivare alla vittoria. E’ ovvio che mi farebbe piacere giocare, ma non andrei mai dal mio allenatore a chiedere spiegazioni se non gioco“.
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Il classe 1988 ha continuato dicendo: “Quando stavo per iniziare la mia terza stagione all’Inter ho notato che le cose stavano cambiando in negativo quindi ho pensato quale soluzione fosse la migliore per me. Avevo ancora un anno di contratto, ma non sarebbe stato giusto nei confronti della società che mi ha trattato sempre bene. Sono andato via senza problemi e con il loro consenso.
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L’Italia la considero la mia seconda casa, visto che sono qui da 13 anni. Ho trascorso più tempo qui che nel mio paese. Mi piace la vita qui. Ho avuto tantissime proposte nella mia carriera, dalla Premier League ad altri campionati, ma non ho mai voluto lasciare la Serie A. Anche una volta finito di giocare voglio restare qui”.
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