Dopo Google nei giorni scorsi, oggi Spotify e anche Telegram sono andati down. In alcune zone d’Italia il servizio di messaggistica tra i più importanti al mondo insieme a Whatsapp non funziona.
Telegram in down in molte città importanti d’Italia. Il servizio di messaggistica va in tilt, migliaia i messaggi e lamentele degli utenti che sui social lanciano l’allarme sul malfunzionamento. Da Roma a Milano ma anche Venezia, Napoli, Catania i problemi maggiormente riscontrati dagli avvisi degli utenti che sono offline. Dalle mappe consultabili sul web il problema non è solo italiano ma di gran parte dell’Europa occidentale, sopratutto in Russia, anche la Turchia.
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Telegram in down: cosa sta accadendo
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Le cause di quanto sta accadendo sono ancora da accertare, di certo c’è che il sistema non riesce a connettersi con i server sparsi in Italia. Al momento il problema sembra sopratutto nel nostro paese, ma le informazioni cambiano di minuto in minuto, ci sono segnalazioni più o meno ovunque. Migliaia i messaggi sui vari social network, su tutti Twitter, l’hashtag è #telegramdown. Al momento non risultano nemmeno comunicazioni ufficiali dall’azienda su cause e altre problematiche che si stanno riscontrando. Poco fa la nota dell’azienda sul suo profilo Twitter.
Alcuni dei nostri utenti, principalmente in Europa e Medio Oriente, stanno attualmente riscontrando problemi di connessione. Stiamo lavorando per riportarli online.🤠 Vi preghiamo di attendere e scusate per l'inconveniente!
— Telegram in Italiano (@telegram_it) December 16, 2020
Alle 15.30 il board id Telegram ha reso noto che molti disservizi sono stati risolti, e che piano piano gli utenti stanno tornado a poter utilizzare il servizio di messaggistica.
Circa metà degli utenti interessati è tornata online ora (principalmente Europa orientale, parti del Medio Oriente). Stiamo lavorando per riportare indietro gli altri. Non manca molto tempo adesso!🦾
— Telegram in Italiano (@telegram_it) December 16, 2020
Maxi operazione della Polizia postale
E’ solo una annotazione di cronaca che molto probabilmente con le cause del disservizio non ha nulla a che vedere. In una giornata difficile, oggi la piattaforma Telegram suo malgrado, è stata coinvolta anche in una operazione della polizia postale contro la pedopornografia, foto e video di minori. Chiusi 140 gruppi, arresti in 18 regioni d’Italia, tra gli arrestati anche professionisti insospettabili. Sarebbero 432 le persone coinvolte in tutto il mondo, di queste solo 81 nel nostro paese.