Addio Paolo Rossi, il ricordo della Juventus: “Nessuno come te”

Addio Paolo Rossi, la commovente lettera della Juventus per il suo ex calciatore scomparso questa notte a soli 64 anni dopo aver combattuto un brutto male

Il mondo del calcio è in lutto per la tragica scomparsa di Paolo Rossi. Lo storico attaccante della Nazionale campione del mondo nel 1982 ci ha lasciato all’età di 64 anni dopo aver lottato contro una malattia incurabile (tumore ai polmoni). Ha giocato per tantissime squadre come quella del Como, Lanerossi Vicenza, Perugia, Juventus, Milan ed Hellas Verona. Ad annunciare la sua morte è stata sua moglie, Federica, con un commovente post sul suo profilo Instagram.

In questo momento stanno arrivando tantissimi messaggi di cordoglio per il nativo di Prato, da parte di tantissimi suoi ex colleghi e compagni di squadra come Cabrini e Zoff ai tempi della Juventus. Proprio la società bianconera di Andrea Agnelli ha voluto ricordare il centravanti con una bellissima lettera sul sito ufficiale della società.

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Addio Paolo Rossi, la Juventus: “Con noi sei rinato. Ciao Pablito

Addio Paolo Rossi, la Juventus: "Con noi sei rinato. Ciao Pablito"
Addio Paolo Rossi, la Juventus: “Con noi sei rinato. Ciao Pablito”

Questi alcuni passaggi estratti della toccante lettera dei bianconeri: “Ciao, Paolo.  Che brutta notizia, questa mattina. Se n’è andato Pablito. Per la nazione intera l’uomo di un Mundial, per noi anche “molto” altro. Paolo è un’intera generazione di juventini che ha esultato con lui, davanti a televisori che, mese dopo mese, diventavano a colori. Diventato protagonista in Spagna a suon di gol, vincitore della Coppa del Mondo con la nazionale e anche del Pallone d’Oro.  Alla Juve, Paolo è rinato, lasciandosi alle spalle le difficoltà, e diventando quello che poi l’Italia ha celebrato, in quella caldissima estate 1982 nelle piazze e nelle fontane di ogni città”.

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Nella lettera si legge ancora: “Con la nostra Juve ha portato a casa due scudetti, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea ed una Coppa Italia. Se avete trovato quel poster di quella Juve magnifica, apritelo, e salutate in modo speciale quel ragazzo con il nove sulle spalle. Perché come lui ne nascono pochi. Ciao, Pablito“.

 

 

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