Il fratello di Diego Armando Maradona parla della morte del Pibe de Oro e annuncia la sua intenzione di dichiararsi parte civile nell’inchiesta sulla sua morte
Sono passate ormai quasi due settimane dalla morte di Diego Armando Maradona e le polemiche intorno alle circostanze ancora molto misteriosa del suo decesso. In Argentina l’inchiesta ufficiale è ancora in pieno svolgimento: tante le persone che sono state ascoltate, dai medici che l’avevano in cura, uno dei quali sarebbe anche sotto indagine, oltre a figli nipoti amici e collaboratori.
Maradona, l’inchiesta continua
Sono emersi molto particolari sconcertanti circa gli ultimi giorni di Diego Armando Maradona, quelli immediatamente successivi all’intervento alla testa dopo una brutta caduta rimediata in casa. Nelle ultime ore a parlare è stato suo fratello Hugo, un passato da calciatore professionista certo non molto illustre (lo ricordiamo per un breve periodo anche nell’Ascoli, tredici partite senza nemmeno un gol. Più giovane di Diego di nove anni, Hugo Maradona ha giocato a lungo in Giappone con discreti risultati.
É stato ospite a Domenica In da Mara Venier: “Io e Diego eravamo legatissimi e non posso che ricordare tutte le cose straordinarie che aveva fatto per me – dice oggi il fratello del Diez – Diego era una persona profondamente buona, estremamente generosa e incredibilmente insicura. Si è fatto molto male, è stato il più grande nemico di se stesso. Ha vissuto la sua fama in modo pieno, ma ne è stato anche travolto”.
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Hugo il fratello minore
Hugo, che oggi vive a Napoli con la moglie Paola Morra, sposata nel 2016, e Diego non si vedevano da almeno un paio d’anni. Da quando le condizioni di salute del Pibe erano peggiorate. Nessuna incomprensione tra i due che si sentivano molto spesso: “Mi aveva chiamato in piena notte pochi giorni prima di morire, era appena uscito dalla clinica. Si capiva che era preoccupato, che aveva voglia di parlare. Erano le tre del mattino e mi chiese se stavo dormendo. Gli ho risposto scherzando… ‘no, sto ballando…’. Era impossibile restare seri con lui al telefono, era sempre ironico e autoironico. Stavamo preparando una grande riunione di famiglia per Natale”.
Hugo Maradona è furioso con molti media per alcuni risvolti della vita di Diego che sono stati rivelati in modo molto aggressivo: “Pochi hanno parlato della sua generosità, della sua bontà d’animo. In compenso di lui hanno parlato cani e porci, anche gente che non l’ha mai conosciuto. E solo per un briciolo di popolarità in più. É vergognoso. É mancato completamente il rispetto nei confronti di un uomo che ha fatto del bene a un sacco di gente… che senza di lui non sarebbe stata niente. Me compreso”.
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Diego poteva essere salvato
Hugo sta seguendo con grande attenzione l’inchiesta della Procura di San Isidro sulla morte del fratello: “Aspetto i risultati dell’autopsia e le valutazioni degli inquirenti. Poi sicuramente mi costituirò parte lesa nel procedimento che seguirà. Sono convinto che ci siano state delle responsabilità molto chiare e che Diego potesse essere salvato. Il modo in cui è morto, così come lo stiamo apprendendo oggi, è inaccettabile. Farò tutto quello che posso per capire cosa è successo davvero e di chi siano le colpe. L’unica cosa che rende questo dolore immenso appena un pochino più accettabile è che ora Diego è in pace, e che chiacchiera con mamma e papà”.
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