Thauvin, il Marsiglia attacca il Milan e soprattutto Paolo Maldini per le recenti affermazioni su un loro tesserato
Il Milan è alla ricerca di un attaccante nel prossimo calciomercato invernale. Ci sarebbe il nome ed un cognome del calciatore che interessa particolarmente alla dirigenza rossonera: Florian Thauvin. Francese, attualmente gioca nell’Olympique Marsiglia. Pochi giorni fa il direttore tecnico dei ‘diavoli’, nonché ex capitano della squadra Paolo Maldini aveva rilasciato un’intervista dichiarando che il calciatore era uno degli obiettivi per la prossima sessione del mercato, affermando inoltre che si trattava di un giocatore di livello internazionale. Parole che sono piaciute allo stesso Thauvin, un po’ meno al club francese.
Pablo Longoria, direttore operativo del Marsiglia, non le ha mandate a dire alla società rossonera. Lo ha fatto rilasciando dichiarazioni a ‘Telefoot‘: “Stiamo lavorando per parlare di un suo possibile rinnovo con noi. Stiamo parlando anche con il suo agente, ma in questo momento risulta complicato. Maldini? Le sue parole hanno complicato ulteriormente le cose. Credo siano state inopportune e irrispettose nei nostri confronti. Non ho alcuna intenzione di fare polemiche sia con lui che con lo stesso Milan. Ma Thauvin è ancora un giocatore nostro e sta rispettando un contratto“.
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Thauvin, la guerra tra Marsiglia e Milan è storica…
Tra Milan e Marsiglia non corre buon sangue. Motivo? Basti ricordare i quarti di finale di Champions League del 1991. Allo stadio Velodrome, sul risultato di 1-0 per la compagine francese, al minuto 87′ i rossoneri si rifiutarono di giocare perché uno dei riflettori dello stadio si spense. Risultato? Un anno di squalifica e sconfitta per 3-0 a tavolino.
Non sono. Nella finale della massima competizione europea del 1993 si affrontarono, nuovamente, le due squadre. Vinsero ancora i francesi per 1-0 con il gol del difensore centrale Basile Boli. Nel 2006 l’ex calciatore marsigliese Jean-Jacques Eydelie, nella sua biografia, scrisse che prima di quella famosa finale tutti i suoi compagni di squadra, tranne Rudi Voller, abusarono di farmaci dopanti. Tutti negarono, tant’è che la UEFA indagò su questa vicenda, ma si risolse con un nulla di fatto.
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