L’Inter fa tris al Bologna. Hakimi realizza una doppietta, Lukaku mette ancora la sua firma. Solo Vignato per il Bologna, ma non basta per insidiare il secondo posto dei nerazzurri. Conte soddisfatto.
L’Inter ritrova il secondo posto in classifica dopo una prestazione soddisfacente contro il Bologna. Doppietta di Hakimi, sigillo di Lukaku. Resta l’incognita Eriksen, solo due minuti per lui stasera, ma Conte non demorde. Le parole dell’allenatore nerazzurro a fine partita:
Come ha visto la gara stasera e cosa manca, invece, alla squadra?
“Stiamo lavorando bene, portiamo la pressione più alta e gestiamo meglio le energie, ma gli avversari ti studiano ed è inevitabile concedere qualcosa in più. L’importante è restare corti. Sia gli attaccanti che i difensori devono accorciare la squadra, siamo più compatti e sicuri. Dobbiamo continuare per la pressione a tutto campo. I ragazzi sono pronti a fare questo”.
Hakimi determinante…
“Stiamo parlando di un ragazzo che ha 20 anni, veniva da un campionato diverso. Penso che sia un calciatore che sta lavorando, ha capito la differenza fra l’Italia e l’estero. Deve lavorare, può migliorare. È nella squadra giusta con l’allenatore giusto. Questo tipo di prestazioni aumentano la fiducia, deve trovare equilibrio ma ha le giuste qualità. Sono contento per lui e per noi che lo abbiamo“.
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Lukaku invece può migliorare ancora di più?
“Lui può ancora crescere. È un diamante grezzo, è arrivato dove sta per qualità sue. Lavorandoci può diventare uno degli attaccanti più forti al mondo: ha fisicità e tecnica. Sembra un giocatore di football americano. Ho insistito per averlo perché ha qualità uniche, poi lavora tanto. Sono contento anche di Sanchez, ma deve essere più decisivo. Non dimentichiamo però che viene da due anni di inattività”.
Eriksen ancora un’incognita: stasera l’abbiamo visto per pochi minuti…
“Il rapporto con Christian è buonissimo. Le scelte che faccio sono per il bene dell’Inter, sta lavorando e si sta impegnando. È a disposizione ma dipende sempre dalla situazione, non faccio scelte in base alla fama o alla reputazione di un giocatore, il nome per me conta poco. Guardo sempre dai piedi fino al busto e mai la testa quando scelgo qualcuno”.
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