Napoli, il San Paolo cambia nome: è fatta per lo Stadio Diego Maradona. La giunta comunale ha approvato il cambio di denominazione
E’ fatta per il cambio di nome del San Paolo di Napoli. Si chiamerà Stadio Diego Armando Maradona. Tutta la Giunta Comunale, che si è riunita a Palazzo San Giacomo, ha approvato la delibera per il cambio di denominazione. Una scelta d’amore per il Pibe de Oro, che conferma quella simbiosi mai sopitacon l’argentino che ha condotto il Napoli ai risultati più prestigiosi della sua storia. “L’intera città si identifica pienamente in lui” si legge nella delibera. “Sempre dalla parte dei più deboli e della gente comune, Maradona ha combattuto i pregiudizi e le discriminazioni di cui erano ancora oggetto i napoletani all’interno degli stadi, diventando idolo dell’intera città, che gli ha perdonato anche le debolezze e le fragilità dell’uomo che mai hanno offuscato la grandezza del campione”.
Nell’atto ufficiale, come spiega la nota del Comune di Napoli, Maradona viene descritto come “il più grande calciatore di tutti i tempi, i cui altissimi meriti sportivi sono stati tra l’altro riconosciuti con la nomina ad ambasciatore della FIFA, che con il suo immenso talento e la sua magia, ha onorato per sette anni la maglia della squadra del Napoli, regalandole i due scudetti della storia e altre coppe prestigiose, e ricevendo in cambio dalla città intera un amore eterno e incondizionato“. Maradona è diventato insieme estremamente intimo, familiare, come un fratello di tutti e per tutti. Da tutti rimpianto.
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Nonostante l’opposizione della Chiesa, che non avrebbe voluto fosse eliminato il riferimento a San Paolo dal nome dello stadio, il processo per cambiare la denominazione dell’impianto è completato.
Maradona “ha incarnato il simbolo di riscatto di una squadra alla quale, negli anni più bui, ha dimostrato che è possibile rialzarsi, vincere e trionfare” si legge nella delibera. Ha offerto un messaggio di bellezza e di speranza a tutta la città. Perché grazie a Maradona, scrive la giunta, non ha vinto solo Napoli.
Mai nessuno “è riuscito ad immedesimarsi in modo così completo nel corpo e nell’anima di Napoli”, spiega ancora il sindaco che nel 2017 gli ha conferito la cittadinanza onoraria.
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