Maradona, Stadio San Paolo: i sacerdoti non ci stanno e protestano mandando una lettera al cardinale Sepe per il cambio nome dell’impianto sportivo
Il mondo sportivo, anche a distanza di dieci giorni, continua a piangere la scomparsa di Diego Armando Maradona. Continuano ad arrivare messaggi da molti suoi amici, compagni di squadra e anche “rivali” calcistici che continuano ad omaggiarlo nonostante il fuoriclasse argentino non ci sia più. Subito dopo la morte del ‘Pibe de Oro‘ a Napoli sarebbe partita una petizione per intitolare l’attuale Stadio San Paolo all’ex numero 10 partenopeo. Non c’è stato bisogno di raccogliere nessuna firma: lo stesso Comune, a partire dal sindaco della città, Luigi De Magistris, ha deciso di intitolare la casa degli azzurri proprio a chi ha fatto la storia della società partenopea.
Anzi, l’ufficialità dovrebbe arrivare in questi giorni e la prossima partita che la squadra di Gennaro Gattuso disputerà in casa lo farà proprio allo stadio ‘Diego Armando Maradona‘. Una scelta condivisa da tutti, anche da chi non è un supporter del team campano. Tutti, tranne uno. Si tratta del parroco della basilica di San Giuseppe, Salvatore Giuliano. Quest’ultimo, infatti, avrebbe spedito una lettera al cardinale Crescenzio Sepe per non cambiare il nome dello stadio e farlo rimanere ‘San Paolo‘.
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Maradona, Stadio San Paolo: la protesta del parroco Giuliano
Queste le parole del parroco: “Il San Paolo non deve cambiare assolutamente nome. Deve restare al Santo che ci ha portato Gesù. Con grande umiltà ho il dovere di dirvelo“. Scelta condivisa anche da molti confratelli. Secondo quanto riporta il quotidiano ‘Il Mattino‘ potrebbe anche essere chiamato ‘San Paolo di Maradona’.
Proprio come a Milano c’è il ‘San Siro – Meazza’. Il giornale napoletano conferma che sia giusto dare un nome a chi ha trasmesso la fede e abbinarla ad un grande campione del calcio.
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