Il Real Madrid in crisi, i risultati scarseggiano e Zidane è ritenuto essere il primo responsabile di questa flessione. La piazza spagnola chiede l’esonero, ma Perez prende tempo. Anche perché il cambio di guida tecnica non porta proprio bene alle Merengues: i precedenti.
Zidane, futuro in bilico al Real Madrid. L’allenatore francese, infatti, è nel mirino della critica spagnola: i tifosi delle Merengues lo accusano di essere il principale responsabile della crisi madrilena. La sconfitta contro lo Shakhtar Donetsk in Champions League ha aperto il dibattito circa un suo possibile esonero: il tecnico respinge ogni ipotesi al mittente. “Non ci penso“, confessa ai giornalisti. A pensarci, però, è la piazza: sui social, infatti, spopola l’hashtag #ZidaneOut.
Un pensiero, inevitabile non farlo, va a Pochettino: l’allenatore è rimasto senza panchina e più di qualche sostenitore invoca il suo approdo al Bernabeu. Zidane bolla tutta questa situazione come conseguenza di un “momento particolare” che la squadra sta attraversando.
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Zidane, la scaramanzia è dalla sua parte
Intanto, però, il quotidiano spagnolo AS fa notare che ci sarebbe dell’altro: la presidenza avrebbe pensato anche ad allontanare il francese, non lo fa per una questione di tempi. I Blancos, infatti, secondo la ricostruzione del quotidiano spagnolo, non amerebbero i cambi di guida tecnica a stagione in corso: tesi avvalorata dal fatto che, nel recente passato, soltanto l’arrivo di Zidane – subentrato a Benitez – ha portato bene alla Casa Blanca.
Infatti, nel 2016, è arrivata poi la vittoria della Champions League contro l’Atletico Madrid. Nelle altre occasioni, precisamente con l’esonero di Camacho, Luxemburgo, e Lopetegui, le cose non sono andate altrettanto bene. Gli equilibri di squadra e le sorti del Real Madrid sono andate peggiorando. Troppo presto per parlare di esonero per l’ex giocatore della Juventus, quindi, dalla sua parte c’è il tempo – la stagione non è ancora compromessa – e la scaramanzia. Due fattori preziosi che possono rivelarsi, però, anche un’arma a doppio taglio.
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