Pioli alla vigilia della partita di Europa League tira le somme sulla gara che il Milan andrà a fare. Il tecnico rossonero torna in panchina dopo aver sconfitto il COVID-19.
La partita di Europa League contro il Celtic avrà un valore particolare per il Milan: Pioli torna in panchina. Il COVID-19, almeno per lui, appartiene al passato con la speranza di non doverne parlare più. In termini personali è stata un’esperienza totalizzante: ne ha parlato ai giornalisti, ma senza dare adito ad altre suggestioni. Testa subito ai rossoneri che non ha mai lasciato soli neppure quando era convalescente. Le videochiamate con il club hanno funzionato visti i risultati. Ora, però, c’è un’altra tappa importante da affrontare: questa volta di nuovo insieme.
Com’è tornare dopo qualche settimana di assenza?
“Mi è mancata tanto la squadra, lo staff. Quando mi hanno comunicato la negatività al COVID-19 non riuscivo a prendere sonno, volevo subito tornare con il gruppo. Sono di nuovo qui, dopo 18 giorni pesanti e particolari. Devo ringraziare il Club che ha permesso alla squadra e al collettivo di lavorare con serenità attivando tutte le tecnologie e gli strumenti a disposizione. Grazie a Daniele Bonera che mi ha sostituito durante la convalescenza, farà tesoro di questa esperienza. Ho preso il Covid in forma leggera. Dobbiamo stare attenti e non sottovalutare nulla in attesa della cura necessaria per debellare il contagio”.
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Milan-Celtic, Pioli: “Un’emozione tornare”
Il Milan si comporta da grande squadra…
“Essere pericolosi in campo significa anche saper gestire i momenti della gara. Vogliamo rimanere all’altezza delle ultime prestazioni: non dobbiamo smettere di comandare le partite, ma per fare il salto di qualità bisogna lavorare ancora sulla gestione della gara. C’è un momento per attaccare e un altro per stare compatti”.
Ha sentito i complimenti di Capello? Le videochiamate portano bene…
“La videochiamata la facciamo sempre a fine partita con staff e giocatori, mi sembrava giusto mantenere questa consuetudine. Posso dire che lo smart-working non funziona: nel senso che ho lavorato più da casa che dal campo, vedere i giocatori dal vivo, però, è un’altra cosa. I complimenti di Capello fanno piacere, cercheremo sempre di fare prestazioni all’altezza del mondo Milan“.
Il Celtic non sta attraversando un buon periodo: l’allenatore è in bilico…
“Ho stima e rispetto del collega. Capita sempre di attraversare un momento non proprio fortunato, ma il suo Celtic ha fatto buone prestazioni. Domani dovremo essere seri e concentrati, la qualificazione è a portata di mano ma non l’abbiamo ancora centrata. La sfida di domani ha la sua importanza e dobbiamo dare il meglio se non vorremo avere delle difficoltà“.
Che squadra sarà?
“Troveremo una squadra vogliosa e determinata per mettere a tacere anche qualche polemica. Sono cose che capitano nel nostro ambiente: la miglior risposta sono i fatti. Per questo il Celtic arriverà preparato all’appuntamento”.
Il Milan senza Ibrahimovic e Pioli è meno temibile?
“Non è una questione di singoli. La squadra è più consapevole dei propri mezzi, dobbiamo proseguire a lavorare con questo piglio senza rimanere fossilizzati sugli interpreti. Il club viaggia in un’unica direzione, abbiamo ancora ampi margini di miglioramento”.
Chi ci sarà domani? Ibra come sta?
“Ismaël Bennacer e Samu Castillejo sono disponibili per domani. Leão e Ibrahimović? Vediamo giorno per giorno, valuteremo bene la situazione. Per domenica è un po’ presto, ma valutiamo giorno dopo giorno”.
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