Champions League, la sintesi di Borussia Monchengladbach-Inter, quinta giornata del girone. Doppietta decisiva di Lukaku
Vince l’Inter, che centra il primo successo in questa Champions. Finisce 3-2 in casa del Borussia Monchengladbach con doppietta di Lukaku. Conquista un successo decisivo, gioca anche bene e a questo punto può continuare a sperare di raggiungere gli ottavi. All’ultima giornata affronterà lo Shakhtar mentre il balbettante Real sfiderà i tedeschi. Tutte possono qualificarsi.
Marco Rose conferma il 4-2-3-1 con Plea unica punta, supportato anche dall’ex Valentino Lazaro. Conte, senza lo squalificato Vidal protagonista in negativo all’andata, sceglie Brozovic in mezzo e Darmian per Hamimi a destra. Davanti Lukaku e Lautaro. Dopo una notte complicata per le intemperanze dei tifosi tedeschi che hanno fatto esplodere fuochi d’artificio e lanciato lattine sotto l’albergo che ha ospitato i nerazzurri, c’è spazio solo per il campo.
Nella prima trasferta nerazzurra a Monchengladbach dal 1979, sotto il diluvio l’Inter controlla in avvio i ritmi di gioco senza forzare la giocata. Il Borussia aspetta basso, al 6′ Lautaro tenta la girata su cross di un intraprendente Darmian, ma la difesa tedesca mura il doppio tentativo del “Toro”.
Gioca meglio l’Inter che passa con merito al 16′ grazie a Matteo Darmian, bravo a inserirsi e completare una trama che coinvolge Lukaku e Gagliardini con una conclusione decisa fra le gambe del portiere. Era dal novembre 2008 che un giocatore italiano dell’Inter non segnava su assist di un connazionale in Champions League. Allora, contro i ciprioti dell’Anorthosis Famagosta, andò a segno Materazzi servito da Balotelli.
L’Inter recupera palla e si distende in velocità, decisivi i break sul centro-sinistra di Lukaku che al 33′ innesca Lautaro. L’argentino ritarda la prima conclusione, ribattuta da un difensore, e sulla seconda sceglie solo la potenza sul primo palo, Sommer chiude in angolo. Dal 35′ il Borussia accelera, e approfitta dei primi disallineamenti nel centrocampo di Conte. In un paio di minuti, Handanovic effettua tre parate consecutive su Lainer, poi sul colpo di testa centrale di Stindl e soprattutto sul diagonale teso di Thuram. A forza di premere, il Borussia sfonda proprio nel finale di primo tempo. Cross di Lazaro sul secondo palo, Skriniar è attratto dal taglio dentro di Neuhaus e non segue Plea che di testa, da solo, pareggia. E’ il primo giocatore francese a segnare almeno quattro gol alla sua prima stagione in Champions League dai tempi di Kylian Mbappé nel 2016/17.
Leggi anche – Champions League, risultati 1 dicembre: Shakhtar bestia nera del Real Madrid
Champions League, la sintesi di Borussia-Inter
L‘Inter non si perde d’animo nel secondo tempo. L’ingresso di Hakimi per Darmian aumenta il peso offensivo dei nerazzurri. Lukaku al 63′ appoggia per Lautaro che centra il palo. Poi il belga va in progressione e di potenza non lo ferma Zakaria, inserito per Jantschke proprio per tentare di contenerlo. Dall’inizio della scorsa stagione, solo Robert Lewandowski (18) e Erling Haaland (16) hanno segnato più di Romelu Lukaku (12) nelle competizioni europee.
Al 73′ va in progressione Hakimi sulla destra e serve a centro area Lukaku che, solo a centro area, di piatto sinistro non può sbagliare. La partita si apre, Pléa tre minuti dopo firma la sua doppietta in risposta a quella del belga. L’Inter manca clamorosamente il 4-2, quando Young da un metro manca la deviazione a porta vuota. Tremano i nerazzurri all’84’. La squadra di Conte concede il 3-3 a Pléa, che si illude della tripletta ma Embolo, entrato per Stindl è in fuorigioco, sulla traiettoria e davanti ad Handanovic. L’arbitro rivede il gol al VAR e lo annulla, giustamente.
CHAMPIONS LEAGUE, PER LA SINTESI DI BORUSSIA-INTER – CLICCA QUI