Guarda la sintesi di Napoli-Roma, big match della nona giornata di Serie A. Gol di Insigne nel segno di Maradona
Non segnava su punizione dal 2016, Lorenzo Insigne. Torna a farlo con indosso una maglia simil-Argentina in ricordo di Maradona, dopo aver deposto un mazzo di fiori sotto la curva. Dopo l’omaggio pre-partita di Bruno Conti per il Pibe de Oro, nello stadio che al Pibe de Oro sarà presto dedicato. Tu chiamale, se vuoi, coincidenze. Insigne apre così, con un gol di commovente sintesi tra futuro e nostalgia, il 4-0 su una Roma smarrita. La partita la chiude Fabian Ruiz, ispirato ancora da Insigne. Nel finale, timbro di Mertens e slalom speciale di Politano, tifoso della Roma, per il poker.
Il gioco si ferma al decimo, il numero di Maradona, per un ultimo commosso applauso. Lozano aiuta a dare profondità alle spalle della difesa della Roma e appoggia al 12′ per Mertens: impreciso il tiro a giro del miglior cannoniere nella storia del Napoli. Le squadre si aspettano, si studiano, si sorvegliano per il primo quarto d’ora. L’impressione è che alla partita, sfida tra le due squadre che tirano di più in porta in Serie A, basti solo una scintilla per accendersi.
E la scintilla si palesa alla mezz’ora. Punizione d’artista di Insigne che porta in vantaggio il Napoli e di fronte alle panchine va a baciare la speciale maglia per Maradona preparata per l’occasione. C’è ovviamente il numero 10, e non potrebbe essere altrimenti. Dieci come il Diez, dieci come il posto che con questo gol va a occupare Insigne nella classifica dei cannonieri all-time del Napoli in Serie, agganciando “O’Lione” Luis Vinicio a 69 reti.
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Serie A, la sintesi di Napoli-Roma
Il Napoli, una delle due squadre a non aver subito gol nel primo quarto d’ora delle partite in questo campionato, ha preparato bene la partita. Manolas e Koulibaly schermano le ripartenze di una Roma incerta quando deve verticalizzare dalla difesa.
La partita si complica per Fonseca, che deve sostituire Mancini per un problema all’adduttore: dentro Juan Jesus. Nel finale di tempo, infortunio muscolare anche per il regista Veretout che il tecnico portoghese tiene in campo. I giallorossi sbagliano troppe scelte individuali, tante giocate di base, mentre il Napoli gioca su un binario e sfiora il raddoppio al 43′: Zielinski vede l’inserimento di Mertens che incrocia dal vertice dell’area piccola, si allunga Mirante e respinge.
Costretto a rinunciare anche a Veretout, Fonseca si affida a Villar. Il secondo tempo procede con qualche variazione sullo stesso tema. La Roma riesce a palleggiare più alta e al 50′ manca un contropiede potenzialmente pericoloso. Spinazzola spinge di più a sinistra, ma il Napoli quando recupera palla fa male, con Lozano grimaldello per scardinare la difesa giallorossa. Sua la prima chance degli azzurri per il raddoppio. Il gol, nel momento migliore dei giallorossi, lo segna Fabian Ruiz che controlla al limite e traccia un sinistro basso, affilato e vincente.
Alla festa del gol del Napoli si aggiunge il bomber che ha superato proprio Maradona nella classifica dei goleador azzurri di tutti i tempi, Dries “Ciro” Mertens. Un ulteriore simbolo di una vittoria scritta nel destino. C’è ancora spazio per un Politano slalomista fra i pali stretti, ovvero i difensori giallorossi, che salta anche Mirante e serve il poker a Gattuso. Un trionfo nel segno di Maradona.
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