Si è costituito l’ex impiegato delle pompe funebri che ha scattato una foto al fianco del corpo di Diego Armando Maradona prima della veglia funebre
Fanno fatica a placarsi le polemiche dopo la morte di Diego Armando Maradona. Insieme al dolore e al cordoglio non sono mancate anche le critiche per la vita del Pibe de Oro, ma, sfortunatamente, alcuni soggetti non si sono limitati ad esprimere solamente la propria opinione. Negli scorsi giorni, infatti, hanno iniziato a circolare due immagini raccapriccianti: la prima ritraeva un uomo calvo, con il pollice alzato, al fianco del corpo di Maradona nella bara scoperchiata. La seconda presentava lo stesso scenario con un padre ed un figlio vicino all’ex fuoriclasse argentino.
Le immagini hanno indignato centinaia di migliaia di tifosi, generando anche le prime fake news sulla morte di una delle persone immortalate, con tanto di video condiviso online. Storia poi smentita, perché proprio uno dei protagonisti di questa triste vicenda, Diego Molina, si è costituito in un commissariato di Chacarita. L’ex impiegato delle pompe funebri, licenziato dopo che la foto ha iniziato a circolare, ha ricevuto numerose minacce di morte e ha deciso di nascondersi per qualche giorno. L’accusa è di presunta profanazione di cadavere e violazione di diritti personalissimi.
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Maradona, foto al corpo dopo la morte: parla una delle persone immortalate
Un altro degli protagonisti in negativo, Claudio Fernandez, ha parlato a Radio 10 per tentare di giustificarsi. “Lo stavamo sistemando prima di trasportarlo e mio figlio, come avrebbe fatto qualsiasi altro ragazzo al mondo, ha alzato il pollice e scattato un selfie“. Parole che non difendono in alcun modo il gesto deplorevole commesso dalle tre persone coinvolte, che, però, non potranno essere arrestate. Si prospettano comunque tempi difficili per ognuno di loro, a causa della forte indignazione procurata con un gesto scellerato.
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