Il presidente Zhang si stringe intorno a Conte. Ma l’Inter con i conti in rosso aspetta una svolta in campo
L’Inter ha chiuso il bilancio 2019-20 con un debito di 102,4 milioni, appena mitigato dalla plusvalenza per la cessione di Icardi che ha alleggerito i conti di 47 milioni. Il campionato in corso, ancora con gli stadi chiusi, non si prospetta certo migliore.
Oltre all’assenza finora di ricavi da biglietteria, gli sponsor hanno chiesto di rinegoziare gli accordi e dunque potrebbero ridursi anche i ricavi commerciali. Zhang ha aderito alla facoltà prevista dalla FIGC e si è accordato con la squadra per pagare a febbraio gli stipendi di luglio e agosto.
Eppure, l’Inter ha avviato una fase espansiva sul mercato. Sul mercato dal 2019 la società ha investito quasi 220 milioni (67 per Lukaku, 40 per Hakimi e Barella, 27 per Eriksen). Il presidente ha promesso investimenti e difeso Conte. “Ci siamo impegnati a mettere basi solide per una nuova era di vittorie, a creare una mentalità vincente – ha detto Zhang all’assemblea dei soci -. Conte ha tutte le qualità professionali e umane per compiere questa missione”.
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Conte, l’Inter si aspetta una svolta a Sassuolo
Dal leader di questa nuova era, tifosi e società inevitabilmente si aspettano una svolta. Con la classifica del girone di Champions League compromessa in maniera quasi irreparabile, i nerazzurri si presentano a Sassuolo con l’obiettivo di invertire la rotta in campionato.
La sfida mette di fronte i due migliori attacchi del campionato, 20 gol a testa. L’Inter però è una squadra con meno equilibrio, e i dati Wyscout lo confermano. La quota di reti realizzate è in linea con la produzione offensiva, 19.90 gli expected goals stimati per i nerazzurri.
Anche dal punto di vista difensivo, lo scenario si conferma. L’Inter infatti ha incassato 13 gol a fronte di 12,86 expected goals contro, pur essendo la seconda miglior squadra della Serie A in termini di tiri concessi agli avversari, solo 7,83 a partita.
L’Inter ha il maggior possesso palla della Serie A, consolida bene il possesso come dimostrano i 19,2 passaggi per azione difensiva (PPDA) e ne concedono appena 8,6 agli avversari prima di recuperare il pallone. Da questo punto di vista, nessuna squadra fa meglio in Serie A. Solo che, finora, la somma non fa ancora il totale.
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