L’ex compagna di Diego Armando Maradona, Cristiana Sinagra, ha parlato della tragica scomparsa dell’ex fuoriclasse argentino e della loro storia d’amore
La morte di Diego Armando Maradona ha scosso tutto il mondo. Dagli appassionati ai non seguaci, passando per tifosi sfegatati e familiari. Chi è stata colpita profondamente dalla scomparsa del Pibe de Oro, è sicuramente l’ex compagna Cristiana Sinagra. Intervistata dal Corriere della Sera, la madre di Diego Jr ha raccontato alcune tappe della sua storia d’amore con il fuoriclasse argentino ed escluso alcune cause per la sua morte improvvisa.
Cristiana aveva 21 anni quando incontrò Maradona per la prima volta, lui 25. “Il nostro legame nacque in maniera lenta”, ha dichiarato la Sinagra, che ha proseguito: “Ci ritrovammo insieme quasi senza accorgercene e ho vissuto un legame forte. Abbiamo chiacchierato tanto e ci siamo presi in giro. I suoi occhi mi riscaldavano il cuore”. Insieme hanno avuto un figlio e in merito a questa vicenda ha voluto chiarire: “Ho sicuramente sofferto, ma tante cose dette non corrispondono alla verità. Io mi sono allontanata da lui quando capì che era circondato da persone che ci ostacolavano. Il mondo che aveva intorno non poteva non travolgerlo. Sapeva che ero incinta e dopo il Mondiale ci sentimmo qualche volta. Avevamo voluto insieme quel bambino”.
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Maradona, gli ultimi racconti dell’ex compagna Cristiana Sinagra
La Sinagra ha quindi continuato: “Per anni non l’ha riconosciuto, è vero, ma sempre dietro cattivi consigli di cui non mi va di parlare. Ha pianto tanto perché non poteva vedere suo figlio”. Sulle cause della morte ha aggiunto: “Sento molti giudizi su di lui e che sarebbe morto per la cocaina, ma la gente lo sa che non la assumeva da anni? Conosce realmente il suo vissuto, i problemi e la depressione? Nessuno lo sa e quindi è meglio che stiano zitti e rispettino il dolore”.
Infine, Cristiana Sinagra ha concluso: “L’ho rivisto dopo 22 anni ed è stato come la prima volta. Non ho mai smesso di pensare a lui e ora mi sento sola. Non riesco ad accettare che non ci sia più, è un dolore enorme. Lo voglio descrivere con almeno quattro parole: cuore grande, animo fragile”.
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