Con il feretro di Maradona ormai sepolto in una clima di grande emozione ma anche di tensione, i familiari si apprestano a discutere per l’eredità
Grande emozione, scene vicine all’isteria collettiva a Buenos Aires dove si calcola che per l’ultimo saluto a Maradona si siano mossi quasi due milioni di tifosi.
Quello che resta di Maradona
Il flusso di tifosi fuori dalla Casa Rosada, la sede del Presidente della Repubblica argentino, è stato incessante fino all’ultimo secondo. Moltissimi gli argentini che sono arrivati dalle province più estreme ma anche dall’estero nella speranza di un ultimo saluto alla bara ormai chiusa. Purtroppo il clima è sfociato in momenti di grande tensione: quando si è capito che la camera ardente sarebbe stata chiusa e che decine di migliaia di persone non avrebbero potuto dare il loro ultimo saluto sono iniziati gli scontri. Che si sono fatti molto violenti in attesa dell’ultimo passaggio del carro funebre verso il cimitero. Ci sono state cariche della polizia e lanci di lacrimogeni: sparai anche alcuni proiettili di gomma. Diverse le persone rimaste contuse.
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L’ultima passerella di Diego
Tantissimi tifosi hanno inseguito di corsa il carro funebre che ha attraversato il vialone del centro, da Avenida de Mayo prima di entrare in tangenziale. Ancora applausi, bandiere, foto e fiori lanciati dai balconi. Un viaggio che è diventata una estrema testimonianza di passione incondizionata: dopo un’ora di viaggio l’arrivo al cimitero di Jardin de Bella Vista.
In programma una cerimonia finalmente privata e la sepoltura: appostati intorno al cimitero decine di operatori e fotografi. All’interno non più di una quarantina di persone. Il cimitero è privato: Diego aveva comprato qui del terreno per seppellire i genitori. Lui riposerà accanto a loro, nella terra.
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Si indaga sul decesso
Intanto sulla morte di Maradona è stata aperta un’inchiesta: ufficialmente si tratta di “un’indagine di routine”, così come dice il responsabile della Prefettura che dovrà capire se la morte del Diez potesse essere evitata. Ma il primo medico che è intervenuto, e che ha riscontrato il decesso di Diego, parla invece di omissioni e mancanze nei soccorsi. Il Pibe non aveva un medico di fiducia nella sua residenza di Tigre, nonostante il recente intervento alla testa e le sue pessime condizioni di salute; in casa mancava anche un defibrillatore.
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L’eredità di Maradona
Quanto all’eredità del Diez, gli avvocati sono già al lavoro: da una parte la ex moglie, Claudia Villafane, l’unica donna che Maradona ha sposato in una vita ricca di amori, con le sue due figlie: Dalma e Gianina e i nipoti. Dall’altra i tre figli riconosciuti avuti con altre donne, mentre ci sarebbero almeno altri tre figli, due femmine e un maschio non legittimati, che il Pibe avrebbe avuto a Cuba da due donne diverse.
Secondo uno dei suoi amici più cari Diego era tuttavia vicino alla povertà: sul suo conto personale circa 100mila dollari. Ma i debiti di Maradona sarebbero molto più ingenti.
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Il vero patrimonio di Diego
C’è poi un patrimonio più difficilmente rintracciabile: case, terreni, proprietà edificabili in Argentina. Gioielli, macchine, trofei, regali che gli arrivavano da sponsor e aziende da ogni parte del mondo. E ancora ulteriori proprietà in Cina, Bielorussia, Giappone e soprattutto a Dubai, l’ultimo buen retiro di Diego dove aveva lavorato moltissimo come tecnico e commentatore. Ci sono altre proprietà anche a Cuba e a Miami. Quante e quali nessuno lo sa.
Maradona si fidava di poche persone e negli ultimi anni aveva accumulato molte affidandole a persone di fiducia.
Ma la vera battaglia intorno all’eredità di Maradona riguarda il suo cognome, e dunque i diritti della sua immagine: che hanno un valore potenzialmente immenso. “Un caso simile a quello di Michael Jackson” dice Don Lorner, avvocato specialista in eredità miliardarie che ha seguito da vicino il lascito del Re del Pop. Jackson, deceduto nel 2009 quando era oppresso dai debiti, ha lasciato un’autentica fortuna ai suoi eredi grazie a diritti televisivi, cinematografici e musicali. Una cifra che da vivo Jackson non era più in grado di monetizzare.
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