Monza, Boateng su Messi: “Mi sentivo scarso quando lo vedevo giocare”

Monza, Boateng e il retroscena su Messi: “Quando lo vedevo in allenamento non era normale. Tra lui e Ronaldo? Scelgo l’argentino”

Attualmente è impegnato con il suo Monza ed è concentrato principalmente per la vittoria del campionato, sperando di portare la sua squadra per la prima volta in Serie A. Stiamo parlando di Kevin Prince Boateng, ex calciatore del Milan e della Fiorentina. Il Nazionale del Ghana ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Diletta Leotta durante il programma ‘Linea Diletta‘ che va in onda su Dazn. Queste le sue parole: “Mi sento tedesco per il rigore e la puntualità, ghanese per il ritmo e la passione per la musica ed anche italiano perché sono affezionato a questa terra.

Monza? Se lo porto nella massima serie mi invento un nuovo ballo per festeggiare (con i rossoneri si esibì a San Siro, dopo la vittoria dello scudetto, come Michael Jackson). Razzismo? Anni fa speravo che i bambini non conoscessero mai questa brutta parola, purtroppo ne sentiamo parlare più oggi che ieri“. E sul nuovo vicepresidente degli Stati Uniti D’America, la donna Kamala Harris: “Può lanciare un grande messaggio di speranza per tutte le donne del mondo con la sua forza e la sua energia positiva che potrebbe emanare. Un messaggio forte come fecero sia Muhammad Alì che Nelson Mandela“.

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Monza, Boateng non ha dubbi: “Ronaldo e Messi? Scelgo l’argentino

Kevin Prince Boateng (Getty Images)

Nel gennaio del 2019 si è trasferito dal Sassuolo al Barcellona. In blaugrana ha giocato per sei mesi prima di fare ritorno proprio con i romagnoli per fine prestito. Ha parlato della sua esperienza con uno dei giocatori più forti al mondo, Lionel Messi: “Quando lo vedevo in azione mi veniva voglia di appendere le scarpe al chiodo, volevo smettere di giocare“.

Non poteva spendere parole di elogio anche per Cristiano Ronaldo: “Tutti i giovani dovrebbero avere lui come idolo, è una macchina da guerra“. E tra i due: “Ronaldo pensavo fosse il migliore al mondo, poi ho scelto l’argentino perché è un’altra cosa. Non è normale quello che fa in campo“. Nella sua prima esperienza in Premier League con il Tottenham: “Comprai tre auto di lusso in un solo giorno, cercavo di essere felice e non lo ero. Avrei potuto fare molto di più con il mio talento, ma non rinnego la mia carriera“.

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