Diego Armando Maradona non c’è più, ma restano le sue prodezze. 34 anni anni fa il gol contro l’Inghilterra definita la rete del secolo anche grazie alla telecronaca di Victor Hugo Morales. Il video dell’azione che ha commosso il mondo.
“Maradona è tornato da dove è venuto”, questa è la frase che si sente ripetere più spesso – in Rete e per le strade – all’annuncio della ferale notizia: il Dio del calcio non c’è più. Diego Armando Maradona ha raggiunto il paradiso, lo stesso che ha fatto toccare, ad appassionati e non, con le sue prodezze. Vengono riproposte in loop, sembra di essere al cinema invece certi gesti rimangono scolpiti nella memoria collettiva. Al pari di una favola senza tempo, fatta di pallone, sogni, genio e sregolatezza.
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Maradona, gol all’Inghilterra: 33 anni fa la rete del secolo
Merita un capitolo a parte quel 22 giugno del 1986. Il gol di Dieguito nella semifinale dei Mondiali del Messico: 34 anni fa, numero particolare per certi versi, che torna nell’ironia di una sorte dolceamara commentata – inconsapevolmente – da Victor Hugo Morales. L’uomo ha dato voce al talento commentando una prodezza che ha scandito quello che, ancora oggi, con merito, viene definito il gol del secolo: “Dio Santo, viva il calcio.. golaaaaaazooo.. Diegooooooool.. Maradona.. c’è da piangere, scusatemi.. Maradona in una corsa memorabile, la giocata migliore di tutti i tempi.. aquilone cosmico.. Da che pianeta sei venuto per lasciare lungo la strada così tanti inglesi ? Perché il Paese sia un pugno chiuso che esulta per l’Argentina.. Argentina 2, Inghilterra 0.. Diegol, Diegol, Diego Armando Maradona… Grazie, Dio, per il calcio, per Maradona, per queste lacrime, per questo Argentina 2, Inghilterra 0”.
Quella ‘cantilena’ salvifica, oggi, rasserenerà gli animi inquieti di molti che si sono visti scippare improvvisamente il proprio riferimento: il fuoriclasse che ha offerto il riscatto – sociale e sportivo – a un popolo, che passa da Napoli e arriva fino in Argentina, gonfio d’amore. Tutti un po’ più consapevoli che, forse, anche i miracoli più belli hanno una scadenza che sfocia nell’eternità dei ricordi.
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