L’Inter affronterà il Real Madrid per la quarta giornata di Champions League: per Antonio Conte è una finale, anche se gli spagnoli si presenteranno con diverse assenze importanti. E non è mancata una frecciata velata ad Eriksen.
L’Inter affronta domani sera il Real Madrid. Una sfida tra la terza e la quarta del girone di Champions, un dentro o fuori per i nerazzurri. In conferenza stampa, Antonio Conte ha presentato così il big match: “Per noi rappresenta una finale. Non abbiamo altre via di scampo, visto che abbiamo pareggiato le prime due e perso contro gli spagnoli. Dobbiamo vincere con umiltà e concentrazione, ma sappiamo di poterci riuscire“.
I Blancos si presentano a Milano con diverse assenze importanti, ma il tecnico italiano non vede vantaggi: “Zidane non piangerà per questo, ha una rosa completa. Il fatto che se ne parli mi fa ridere“.
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L’allenatore nerazzurro non ha intenzione di sbilanciarsi in una gara così delicata, dunque chiude alla possibilità di vedere in campo dall’inizio l’intero pacchetto offensivo: “Lukaku, Sanchez e Martinez insieme a gara in corso. Siamo già abbastanza offensivi con gli esterni. Tre attaccanti dal primo minuto, in questo momento, sarebbero difficili da sopportare per la squadra“. Inoltre, Conte ha spiegato come arrivare alla qualificazione per gli ottavi di Champions: “Nelle prossime tre partite dobbiamo fare 7 punti, se non addirittura 9. Domani dobbiamo solo vincere, non c’è altro da fare. La partita contro il Real Madrid deve alimentare le nostre possibilità di proseguire il torneo, in un girone che è sicuramente il più complesso“.
Non è mancato un commento critico nei confronti di qualche giocatore della rosa: “Quando giochi in squadre importanti devi sapere che o è tutto bello o è tutto brutto. Non c’è un colore grigio, o è nero o è azzurro – afferma mister Conte alludendo ai colori sociali – Se vogliamo essere competitivi bisogna alzare il livello. Se vogliamo restare all’Inter, bisogna rispondere alle critiche giocando bene in campo. Altrimenti bisogna andare da qualche altra parte, in qualche squadra di medio-bassa classifica e vivere una vita più tranquilla“. E queste ultime frasi, non possono che rimandare alla situazione di Eriksen.
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