Ibrahimovic in nazionale, il c.t. della Svezia “chiama” l’attaccante

Ibrahimovic non esclude un ritorno in nazionale e il commissario tecnico della Svezia ha aperto le porte all’attaccante del Milan 

Zlatan Ibrahimovic sembra vivere una seconda giovinezza. A 39 anni ha già segnato 11 gol in questa stagione, di cui 10 in campionato con 6 presenze all’attivo. Lo svedese sta trascinando il Milan, ora al primo posto in classifica con 20 punti e ancora imbattuto in Serie A dallo scorso mese di marzo. Reduce dall’ennesima doppietta, l’ultima al Napoli nel big match di domenica scorsa al San Paolo, l’attaccante rossonero non ha intenzione di fermarsi e avrebbe attirato anche l’attenzione del commissario tecnico della Svezia.

Ibra ha detto addio alla sua nazionale nel 2016 e da quel momento non ha mai scelto di tornare. Negli ultimi 4 anni, però, le cose sono cambiate e l’esperienza in MLS, che faceva immaginare l’epilogo della sua carriera, sembra invece un ricordo lontano, che ha dato il via ad un nuovo periodo d’oro qui in Italia. Impossibile passare inosservati con un rendimento del genere e il c.t. Andersson lo sa bene.

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Ibrahimovic in nazionale, le parole del c.t. della Svezia

Ibrahimovic, possibile ritorno in nazionale (Getty Images)
Ibrahimovic, possibile ritorno in nazionale (Getty Images)

L’allenatore svedese ha rilasciato un’intervista per Aftonbladet in cui ha dichiarato: “Non posso dire di essere così sorpreso. Se lo sei vuol dire che credevi che non potesse farlo”. Ha quindi aggiunto: “Sono sicuramente impressionato e colpito dalla sua fame e dalla grande qualità che ancora ha in tutto quello che fa. E’ un’atleta impressionante ed è anche il miglior calciatore svedese di tutti i tempi.

Su un possibile ritorno in nazionale ha chiarito: “Se lui volesse tornare a giocare con la Svezia basta che mi chiami. In quel caso gestirò io la cosa”. Infine, sulle recenti dichiarazioni di Ibra, che ha attaccato proprio l’allenatore della nazionale, ha concluso: “Non seguo i social media e non mi importa di cosa dice e come lo fa. Non è cambiato nulla dal passato e lui deve vivere la sua vita”.

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