Jose Mourinho racconta la sua esperienza attuale al Tottenham e la sua ammirazione per Zlatan Ibrahimovic
Jose Mourinho non vuole più essere chiamato Special One. “Al massimo, sono The Experienced One“, ha detto in un’intervista a Tencent Sports, partner di ESPN in Cina. Il soprannome che si porta dietro dal trionfo in Champions League nel 2004 con il Porto non gli rassomiglia più. “Di fatto, tutto quello che mi succede adesso nel mondo del calcio è come un déjà-vu, mi è già successo prima“.
Fa leva sulla sua esperienza, adesso, il portoghese chiamato a riportare il Tottenham verso quelle vette assaggiate con la finale di Champions League di un anno e mezzo fa. Per riuscirci, ha bisogno della perfetta alchimia tra Harry Kane e Son Heung-Min. “Sono molto amici, vogliono vincere e far bene. Tra loro non c’è spazio per la gelosia” dice. “Sonny è un giocatore molto veloce, gli piace attaccare gli spazi mentre Harry è straordinario con il pallone fra i piedi” dice Mourinho.
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Mourinho su Ibrahimovic: “Ha il potenziale di un ventenne”
Nel calcio l’età conta, spiega Mourinho. Conta in panchina, perché “hai bisogno del tuo cervello per allenare bene e l’accumulo di esperienze e conoscenze può solo far bene”. Conta in campo, sottolinea anche a proposito di Gareth Bale, tornato in prestito dal Real Madrid nel club che l’ha lanciato. “Ora non è il momento per lui di sentire pressione o di fare paragoni con il suo livello di qualche anno fa” ha detto Mou. “E’ il tempo della tranquillità e della stabilità”.
L’età è indubbiamente un fattore, conclude Mourinho. “In certi lavori, hai bisogno di una condizione fisica speciale. E il calciatore è uno di questi. Un quarantenne non può avere lo stesso potenziale di un ventenne o di un trentenne. A meno che il quarantenne non sia Zlatan Ibrahimovic“.