Domenico Berardi (Getty Images)
Bosnia-Italia chiude l’ultimo match della Nations League. Gli azzurri di Roberto Mancini (che non potrà sedersi in panchina perché ancora positivo al Coronavirus, al suo posto il vice Alberico Evani) andranno alla ricerca della vittoria che gli consentirebbe di superare il girone e qualificarsi per le ‘Final Four’.
Questa sera l’Italia affronterà, in trasferta, la Bosnia Erzegovina per l’ultima partita della Nations League. I padroni di casa sono ultimi in classifica a quota due punti. In panchina non ci sarà Roberto Mancini che è risultato ancora positivo al Covid, al suo posto il vice Alberico Evani. Non dovrebbero esserci molti cambiamenti dall’undici che ha battuto domenica sera la Polonia a Reggio Emilia.
Al posto di Federico Bernardeschi dovrebbe giocare dal primo minuto Domenico Berardi. Gli avversari non potranno avere a disposizione il loro centravanti Edin Dzeko, bloccato a Roma (anche lui ha il Coronavirus). Potranno schierare a centrocampo due calciatori che la Serie A l’hanno conosciuta e la conoscono tutt’ora: Miralem Pjanic (ex Juventus, ora al Barcellona) e Rade Krunic (Milan). Sulla trequarti spazio a Gojak che, in questa stagione al Torino di Marco Giampaolo, ha disputato solamente tre partite (due in campionato e una in Coppa Italia).
Queste le probabili formazioni:
BOSNIA (4-3-3): Adilovic; Todorovic, Kovacevic, Sanicanin, Kolasinac; Cimirot, Pjanic, Krunic; Visca, Hazdic, Gojak.
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Acerbi, Bastoni, Emerson Palmieri; Barella, Jorginho, Locatelli; Berardi, Belotti, Insigne.
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Una possibile vittoria al ‘Grabvica Stadium‘ di Sarajevo, garantirebbe agli azzurri di accedere alla ‘Final Four‘ della Nations League, quindi un posto nei playoff per i prossimi Mondiali che si disputeranno in Qatar nel 2022. Grande possibilità di rientrare tra le prime 10 nel ranking FIFA (ci giochiamo il posto con la Danimarca e l’Argentina).
Per questo motivo la partita di stasera non è una semplice gara per qualificarsi e andare avanti in questa competizione. C’è di più: la possibilità di candidarci per i campionati Europei del 2028.
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