Luis Alberto si è scusato con la Lazio in una diretta su Instagram. Il centrocampista spagnolo ha fatto dietrofront dopo le accuse di ieri
“Molto bello, ma quando ci occupiamo di chi c’è dentro?”. Questo è un estratto di quanto scritto ieri da Luis Alberto in una stories su Instagram. Il centrocampista della Lazio ha criticato la dirigenza biancoceleste per i soldi investiti nell’acquisto di un aereo personalizzato, per il quale è stato fatto un investimento importante. Lo stesso che invece non sarebbe avvenuto per gli stipendi dei giocatori. “Spendono tanti soldi, ma per noi non c’è niente”, ha quindi aggiunto in una diretta su Twitch.
Il giocatore, probabilmente, si riferiva ai premi Champions da inserire nello stipendio e che la Lazio potrà versare fino a dicembre. Un’accusa pesante, che ha lasciato poco spazio all’interpretazione e che non è stata affatto vista di buon occhio dalla dirigenza. Luis Alberto ha così alzato un’ulteriore polemica intorno al mondo biancoceleste, che va ad aggiungersi a quella relativa al caos tamponi ancora irrisolto.
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Quest’oggi, però, Luis Alberto ha deciso di fare dietrofront e tornare sui propri passi. Lo spagnolo ha infatti iniziato una diretta, sempre su Instagram, per chiedere scusa alla società e ai tifosi biancocelesti. “Avevo preparato un comunicato, ma mi sembrava troppo freddo. Ho deciso quindi di presentarmi qui”, ha aperto così il live sui social il 28enne.
L’ex Liverpool ha poi aggiunto: “Ci ho sempre messo la faccia e ho pensato che fosse giusto farlo anche ora. Quello che ho detto ieri è stato sbagliato, soprattutto per il momento”. Il classe ’92 ha quindi proseguito: “Ho sempre detto quello che penso, ma so che i soldi non sono tutto ed è un momento complicato per chiunque. Ho otto fratelli e conosco le difficoltà”. Il trequartista ha quindi dichiarato ancora: “Vorrei che tutto questo finisca. Voglio tornare a giocare a calcio e divertirmi”.
Il calciatore biancoceleste ha quindi chiarito un concetto: “Voglio che la Lazio faccia il bene di tutti. Ho sicuramente fatto una sciocchezza. Ho sempre dato il massimo per questa squadra, anche da infortunato. Mi è stato detto che non sono più laziale, ma io non lo sarò mai come i tifosi perché loro nascono con questa fede”. Infine ha concluso con le scuse: “Vorrei scusarmi con tutte le persone che si possono essere offese per il mio discorso. Non era mia intenzione parlare di soldi. Come squadra abbiamo rinunciato ad un mese di stipendio perché vogliamo essere d’aiuto al massimo. Dobbiamo lottare insieme e ho sbagliato momento, ma continuerò a dare tutto. Vinceremo questa battaglia come una famiglia“.
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