L’Arsenal ha riesumato la sua mascotte, licenziata qualche tempo fa, ma non è più Jerry Quy ad indossare il costume di Gunnersaurus: tra il club e l’ex dipendente non è stato trovato un accordo sul contratto.
Circa un mese fa, l’Arsenal ha tagliato il personale a causa degli effetti del Covid-19. Dato che le partite in mezza Europa si giocano senza tifosi, anche in Premier per via della pandemia non è permesso al pubblico di riempire gli spazi. Per questa ragione e secondo la dirigenza del club londinese, la mascotte è diventata inutile.
Tuttavia, sui social è partita la solidarietà nei confronti di Jerry Quy, costretto a smettere di vestire i panni di Gunnersaurus. Ma non è bastato il clamore mediatico per far sì che l’Arsenal ritrovasse un accordo con il vecchio dipendente.
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Arsenal, il figlio di Gunnersaurus: “Il club non ha onorato mio padre”
Secondo quanto riporta il Sun, il costume del dinosauro sarà indossato a rotazione da diverse persone e non sarà più Jerry Quy. A confermare l’indiscrezione del tabloid inglese, è stesso il figlio dell’ex dipendente dell’Arsenal, il quale ha confermato che suo padre non lavorerà più per il club.
“Gunnersaurus è stato l’alter ego di mio padre per 27 anni(volontariamente per i primi 14!) – sottolinea David Quy su twitter – sfortunatamente l’Arsenal non è riuscita a trovare un accordo per includere mio padre nei lavori part-time“. Resta l’amarezza e trapela dalle parole scritte da David: “Il club non ha agito con classe e papà ha sempre onorato questo lavoro. Però, non è stato di certo ricambiato. Tutte le cose belle alla fine finiscono“.
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