Il procuratore Raffaele Cantone fa chiarezza sul caso Suarez, di cui si sta occupando: il lavoro degl inquirenti non si è mai interrotto in questi mesi. Si lavora per accertare come siano andate le cose.
Luis Suarez è ormai da tempo un giocatore dell’Atletico Madrid e si è messo alle spalle le polemiche che erano sorte in estate in merito al suo possibile approdo alla Juventus e all’esame di italiano a cui si era sottoposto a Perugia per poter ottenere la nostra cittadinanza. Il club bianconero si è difeso in più occasion sosteneendo di essere estraneo all’organizzazione del test, non avvenuto in maniera pienamente regolare.
Nonostante il trascorrere del tempo, però, la Procura continua a indagare per cercare di far luce in modo più preciso sui risvolti della situazione. Non si prefigurano comunque possibili rischi per la società pluricampione d’Italia, ma ulteriori conseguenze per le parti coinvolte non sono da escludere.
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Caso Suarez: le parole del procuratore Cantone sull’indagine
“Anche se non ne abbiamo più parlato, almeno ufficialmente, il nostro lavoro sulle presunte irregolarità nell’esame di italiano sostenuto da Luis Suarez all’Università per Stranieri di Perugia non si è praticamente mai fermato” – ha detto Raffaele Cantone in un’intervista alla Nazione.
Nel corso di questi mesi le polemiche non sono mancate, soprattutto quando gli inquirenti si erano fermati momentaneamente. Ora tutto sembra procedere a ritmo spedito: “La nostra scelta fatta qualche tempo fa è stata criticata, ma alla fine non si è rivelata sbagliata. Da allora, infatti, non è più uscita alcun tipo di indiscrezione, ma questo non significa che fossimo con le mani in mano, anzi. . Io ho solo chiesto di sospendere una serie di atti che sono stati spostati di pochissimo. Mantenere il riservo è sempre l’ideale in questi casi” – ha concluso.
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