Fiorentina, Prandelli si ripresenta nuovamente in conferenza stampa come nuovo allenatore dei viola al posto dell’esonerato Iachini. Queste le sue parole
Cesare Prandelli si presenta, nuovamente, come nuovo allenatore della Fiorentina a distanza di dieci anni. Queste le sue dichiarazioni in conferenza stampa: “Prima di iniziare la conferenza voglio dire alcune cose: la prima è che ho salutato e abbracciato Iachini, la seconda è che ho visto una dirigenza decisa e determinata. Il nostro obiettivo è quello di iniziare un lavoro di squadra, sia dentro che fuori dal campo. Non ho mai pensato che da Firenze potessero richiamarmi in panchina. Qualche giorno fa mi ha chiamato il presidente del Genoa, Enrico Preziosi. Mi ha riferito che ha parlato molto bene di me a Commisso. Ci tengo a ringraziarlo.
Negli ultimi quindi anni ho sempre e solo pensato alla Fiorentina, pensate che mi sono fatto anche l’abbonamento per seguire la squadra. Sono sempre stato trattato bene, spero che in questa nuova avventura posso dare ancora tanto. Formazione? Qualche idea già ce l’ho, prima però vorrei parlare prima con i calciatori. Kouamé? Lo vedo più come una seconda punta. Amrabat? E’ un giocatore straordinario, lo vedo molto bene davanti alla difesa. Ho detto a Pradé che questo team ha un buon motore. Le basi per fare bene ci sono”.
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“L’amore che provo per questa squadra e questa città è indescrivibile. Mi sono messo subito a disposizione della dirigenza. Ho una doppia responsabilità: quella di allenatore e quella di tifoso. Firenze è una piazza molto esigente, bisogna capire bene cosa vuole realmente la gente e avere rispetto per loro. Il cuore ha deciso di ritornare qui. Molti tifosi mi hanno chiesto di ritornare, ma fosse stato per me non sarei mai andato via. Puntiamo ad essere una realtà del calcio nazionale ed internazionale. Commisso? E’ una persona di una sensibilità unica. Prima di iniziare il dialogo mi ha detto che voleva salutare prima Iachini, non è una cosa così scontata come sembra. Insieme abbiamo deciso di costruire un qualcosa di importante.
Quando indossi questa maglia devi sempre uscire dal campo a testa alta. E’ vero che in Serie A ci sono squadre molto più forti di noi, ma non dobbiamo mai partire battuti. Della Valle? Nei primi 4 anni c’è stato rispetto e fiducia, poi le cose sono cambiate. In un rapporto capita di non andare più d’accordo. Cosa dico ai tifosi? Più che altro devi saper ascoltare e rispettare soprattutto. L’unico errore che non bisogna fare è trasmettere troppa adrenalina ai calciatori. Batistuta? Sarebbe bello averlo come mio collaboratore per allenare il reparto offensivo. Ribery? Gli dirò se si racconta di quella serata a Monaco in Champions (ride). Europa? Concentriamoci sul presente. Io traghettatore? Ho detto a Pradé di richiamarmi quando vuole. Il mio futuro inizia tra un’ora con l’allenamento”.
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