Fiorentina, il ritorno di Prandelli: dopo quasi dieci anni il mister torna a Firenze dove ha lasciato dei bellissimi ricordi. Tornerà ad utilizzare il suo vecchio modulo: il 4.-2-3-1
Ieri sera la Fiorentina ha comunicato l’esonero di Beppe Iachini. I viola, nel posticipo di sabato, dovevano assolutamente portare a casa i tre punti per risollevarsi dalla classifica e per salvare il posto dello stesso coach. E’ arrivato uno scialbo pareggio contro il Parma che non è servito a nessuna delle due squadre. Il gioco tardava ad arrivare ed il numero uno Rocco Commisso non ha potuto fare altro che mandare via l’allenatore di Ascoli Piceno. Torna sulla panchina dei gigliati, dopo quasi dieci anni dall’ultima volta, Cesare Prandelli.
La sua ultima esperienza è stata con il Genoa in Serie A nella stagione 2018-19 conquistando con i rossoblù la salvezza all’ultima giornata. Ciò non bastò per essere confermato da Enrico Preziosi. Il suo ritorno a Firenze è stato accolto con gioia dai suoi stessi tifosi che non lo hanno mai dimenticato. Infatti Prandelli portò la squadra in Champions League e ad una storia semifinale di Coppa Uefa persa solamente ai rigori, nell’anno 2007-08, contro gli scozzesi dei Rangers di Glasgow.
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Fiorentina, il ritorno di Prandelli e del suo 4-2-3-1
Un motivo in più che ha convinto l’allenatore a tornare alla Fiorentina è che la proprietà non è più la stessa. Con i Della Valle, infatti, il rapporto non è mai stato dei migliori. Con il suo ritorno cambierà anche il modulo di gioco dei viola: si passerà al suo 4-2-3-1. Addio, quindi, alla difesa a 3. In porta confermato Dragowski. In difesa spazio ai due esterni Biraghi e Lirola, con al centro Milenkovic e Pezzella.
A centrocampo ci sarà l’imbarazzo della scelta visto che in rosa ci sono cinque giocatori centrali (i favoriti per una maglia da titolare dovrebbero essere Amrabat e Castrovilli). Callejon e Ribery torneranno a giocare nel loro ruolo naturale. Bisognerà capire chi sarà la punta centrale tra Cutrone, Vlahovic o lo stesso Kouame (che potrebbe giocare anche dietro l’attaccante).
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