Convocati in Nazionale, sfogo Marotta sulle ASL: “Intervenga Spadafora”

L’Amministratore Delegato dell’Inter, Beppe Marotta, è intervenuto all’Ansa per mostrare il proprio disappunto sulla mancata uniformità nei giudizi sui calciatori da parte delle ASL per gli impegni in Nazionale. Cosa ha detto il dirigente nerazzurro.

La sosta per le Nazionali è imminente, ma non si ferma il dibattito sulle misure anti-Covid. I convocati in Nazionale da Mancini, infatti, devono attendere il benestare delle ASL in base agli accertamenti che ogni singolo atleta e professionista deve fare. Alcuni elementi sono stati, dunque, bloccati. Questo ha dato vita a diverse polemiche, non per la decisione in sé – visto che con il COVID-19 ormai bisogna ‘convivere’ e vanno prese le dovute contromisure – ma per l’uniformità o meno di determinati criteri.

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Marotta all’Ansa: “ASL non uniformi nei giudizi, invoco il Ministero dello Sport”

Attacco alle ASL di Marotta (Getty Images)
Attacco alle ASL di Marotta (Getty Images)

A tal proposito si è espresso Beppe Marotta, Amministratore Delegato dell’Inter, che in una nota all’ANSA ha mostrato il proprio disappunto per una disparità di trattamento da parte delle Aziende Sanitarie Locali: “C’è forte rammarico, invoco l’intervento del Ministero dello Sport. È assurdo che le ASL si comportino in maniera diversa da Roma 1 o Roma 2, oppure da Milano a Firenze. C’è un protocollo ben preciso a cui tener fede, ma è presente anche una zona d’ombra nella centralità di gestione: ciascuna ASL, quindi, diventa centrale nella gestione dei club – sottolinea Marotta – a maggior ragione è ancor più rilevante il mio disappunto di qualche giorno fa. Bisogna ridurre gli impegni delle Nazionali, conclude il dirigente nerazzurro.

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