Enzo Zidane, figlio del tecnico del Real, ha deciso di lasciare Madrid per liberarsi della figura paterna, ritenuta ingombrante: il ragazzo è vicino all’accordo con un club della seconda serie tedesca.
A volte per un figlio d’arte diventa quasi naturale seguire le orme di un genitore, pur sapendo come questo possa sottoporlo a pressioni importanti a causa dell’inevirabile confronto. Ne sa qualcosa anche Enzo Zidane, figlio dell’attuale allenatore del Real Madrid, cresciuto proprio nella cantera dei “Blancos” ma che non ha vita facile. Per un centrocampista, poi, può bastare anche qualche prestazione negativa per subire critiche anche piuttosto feroci, cosa che lui ha finito per soffrire.
Ormai stanco di non riuscire a trovare lo spazio che vorrebbe, il ragazzo sembra avere ormai deciso e pronto a cambiare aria. Il carattere però al ragazzo non è mai mancato, anzi recentemente a Marca aveva sottolineato quanto non sopportasse più di sentirsi dare del raccomandato. Ma non si era limitato a questo: il giocatore aveva consigliato anche al fratello Luca di cambiare aria.
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Enzo Zidane stanco del Real Madrid: ecco cosa vuole fare il figlio d’arte
Enzo Zidane ha ora 25 anni, l’età giusta per capire in quale direzione muoversi e poter trovare la giusta collocazione. Proprio per questo il figlio d’arte è ora pronto asciare Madrid e dare una svolta alla sua carriera. Attualmente il centrocampista offensivo è svincolato, dopo l’avventura passata nelle file dell’Almeria, club che milita nella Serie B spagnola.
I contatti non sono mancati in questo periodo, al punto tale da essere vicino con i tedeschi del Erzgebirge Aue, club che milita nella seconda serie. La conferma è arrivata dal presidente della squadra: “Le trattative sono a buon punto” – ha detto Helge Leonhardt. Nonostante tutto, l’affare potrebbe non essere così vicino alla svolta. La pandemia e il lockdown sembra renda più difficile arrivare a una conclusione definitiva, almeno in tempi rapidi.
La strada però è ormai tracciata: Enzo vuole liberarsi della figura paterna e trovare serenità, in modo tale da afffermarsi senza lo scomodo paragone che lo accompagna sin dall’inizio della sua carriera.
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