Diego Maradona sta meglio, non soffre di complicazioni neurologiche. Ma il medico che l’ha operato ha riscontrato sintomi da astinenza
Diego Maradona vorrebbe tornare a casa. La tomografia a cui è stato sottoposto dopo l’operazione al cervello, ha detto il medico Leopoldo Luque, è andata bene. Ma il Pibe de Oro dovrà ancora rimanere in ospedale.
La ripresa dopo l’intervento per rimuovere l’ematoma al cervello, ha spiegato l’equipe medica che l’ha eseguito, è più rapida del previsto. Maradona è ricoverato in una clinica di Buenos Aires, dove martedì è stato operato per 80 minuti per rimuovere il coagulo.
“Dobbiamo essere cauti, perché siamo ancora nel periodo post-operatorio” ha spiegato Luque, che ha comunque sottolineato l’assenza di complicazioni neurologiche dopo l’operazione.
Maradona è un soggetto ad alto rischio. È sopravvissuto a due attacchi di cuore, ha contratto l’epatite e subito un intervento di bypass gastrico. Sua figlia Dalma non ha dato indicazioni ulteriore sulla condizioni di salute, limitandosi a ringraziare per i tanti messaggi di affetto verso Diego e la sua famiglia.
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Maradona, il medico avverte: “Sintomi da dipendenza”
Il dottor Luque ha spiegato, però, che Maradona non può ancora lasciare l’ospedale. L’équipe di chirurghi e gli specialisti del reparto di terapia intensiva hanno infatti riscontrato episodi di confusione. “Li abbiamo associati a un quadro di astinenza. Quindi pensiamo debba rimanere ancora qui, è la cosa migliore per Diego e lui lo sa” ha detto Luque.
A Maradona, secondo i medici serve soprattutto “pulire” il corpo dagli effetti dei farmaci che prende da anni. Secondo i media argentini, sarebbe anche dipendente dall’alcool. Il Pibe de Oro ha ribadito di voler ancora allenare il Gimnasia La Plata. Il club, per la gioia dei tifosi che stanno manifestando tutto il loro sostegno, lo aspetterà.
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