Maldini fa il punto della situazione in casa Milan ai microfoni di Sky sport prima della gara di Europa League con il Lille che potrebbe essere risolutiva in chiave qualificazione. Le parole del Direttore Tecnico rossonero.
Il Milan affronta il Lille in Europa League per continuare il trend positivo dell’ultimo periodo. In realtà i rossoneri hanno cambiato marcia – per così dire – dalla fine del lockdown, ma considerando esclusivamente questa stagione l’inizio non può che essere incoraggiante. Lo dicono i numeri, per questo il Direttore Tecnico del club, l’ex capitano Paolo Maldini, vorrebbe una buona prestazione anche contro i francesi. Ormai i Diavoli sono tornati a scaldare l’ambiente, per il morale e per i tifosi (che seguono da casa per via del Covid). La sostanza, però, non cambia. Maldini, ai microfoni di Sky Sport, nel pre-partita, appare ottimista e fiducioso. Le sue parole:
Che partita si aspetta stasera? Crede nella qualificazione?
“Il Lille è veramente forte e servirà attenzione. Sono secondi in campionato e credo non siano in Champions League soltanto perché hanno interrotto prima la stagione. Sono un gruppo di tutto rispetto, a maggior ragione bisognerà mantenere la guardia alta per provare a chiudere il discorso qualificazione”.
Weah-Maldini, l’incontro si ripropone in altra forma…
“Può capitare che mio figlio e il figlio di George si affrontino da avversari. Questo è il calcio, di Weah ho ricordi bellissimi. Uno dei più forti che il Milan abbia mai avuto”.
È ottimista sul futuro di questo Milan?
“Ero ottimista anche quando le cose non andavano bene. Se vi ricordate le cose che dicevo a gennaio febbraio, ve ne renderete conto. La continuità è sorprendente: dobbiamo tendere a questa, il merito è delle scelte della società e dell’allenatore. Non dobbiamo cullarci sugli allori, però. La squadra comunque risponde al meglio”.
Leggi anche – Milan-Lille, dove vederla in diretta tv e streaming
Donnarumma: a che punto è il rinnovo?
“Andiamo avanti con le trattative, ogni momento è buono per il rinnovo. C’è un’impronta di base, una traccia da cui partire. Stiamo continuando a parlare, ma c’è un piano preciso. Tutto impostato con estrema chiarezza”.
Pioli, un interista che vi fa tornare grandi…
“Dare ancora fiducia a Pioli era la cosa giusta da fare. Il suo passato e le sue simpatie, davanti alla professionalità, contano poco: dopo 6 mesi di ottimo lavoro, è stato riconfermato. Era la cosa giusta da fare, lo rifarei anche adesso”.
Ibrahimovic, invece, rinnova?
“Sono la persona meno indicata per parlare di giocatori avanti con l’età. Ibra è speciale, stiamo valutando cosa fare. Avevo già precisato che in scadenza, oltre a Donnarumma e Calhanoglu, c’era anche lui. Io ho giocato fino a 41 anni, ma non siamo tutti uguali”.
Crede nello Scudetto?
“Non so se siamo attrezzati per lo Scudetto. È presto per ogni previsione: di certo, se non dovessimo vincerlo, non rimarremo delusi. Potremmo avere qualche rammarico se non facessimo il massimo sempre. È complicato affermarsi a certi livelli, specialmente in una stagione così. Anche se capitano quelle annate dove riesce anche qualcosa di irrealizzabile“.
Questa riscatto del club è una soddisfazione personale?
“Sono maturato molto. Quando ho iniziato questo percorso pensavo altre cose, ora ho maggior consapevolezza. Non è una rivalsa soltanto mia. Sono felice che il Milan sia primo e che i giocatori stiano rendendo al massimo perché amo questi colori. È innegabile”.
Leggi anche – Milan, Brahim Diaz e Dalot: la strategia per il riscatto da Real e Manchester Utd
Nel 2023, la serie A è stata definita dall’IFFHS (Federazione Internazionale di Storia e Statistica…
L’introduzione dell’intelligenza artificiale nel mondo dello sport sta cambiando profondamente i metodi di scouting e…
I sorteggi per l'Europa League e la Conference League hanno completato il quadro delle sfide…
Il sorteggio della Champions League 2024/25, tenutosi oggi a Nyon, ha segnato un cambiamento significativo…
Antonio Candreva, l’ultimo baluardo della Salernitana è pronto a dire addio al club campano. Un…
Paulo Dybala ribadisce il proprio no all’Arabia, tra decisioni familiari e sogni di Nazionale. È…