Nuovo DPCM, Italia divisa in tre: come cambia lo Sport nelle zone a rischio

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte si appresta a varare un nuovo DPCM. Prevista anche un’ulteriore stretta al mondo dello sport. Cosa potrebbe cambiare.

Ci stiamo preparando ad un’Italia divisa su tre livelli: questo è quanto emerge dal testo del nuovo DPCM che il Premier Conte dovrebbe spiegare nelle prossime ore e che sarà in vigore dalla mezzanotte di oggi. Obiettivo, sempre lo stesso, arginare la curva dei contagi da COVID-19 che continua a crescere esponenzialmente nel nostro Paese. Quindi, tre livelli necessari per classificare la pericolosità e l’indice di contagio, Rt, per ciascuna zona del territorio nazionale: rossa, arancione e gialla. Ogni colore equivale al fattore di rischio: rosso massimo, arancione intermedio, giallo basso ma comunque attenzionato.

Sulla base di questa certezza cambieranno – per così dire – le misure restrittive: la chiusura di attività commerciali e il divieto di circolazione, tranne che per emergenze, lavoro e salute (previa autocertificazione), sul territorio nazionale scatterà a partire dalle 22.00 sino alle 5.00 del mattino. A seconda, poi, della zona indicata potrebbero cambiare i tipi di restrizioni correlate: dettaglio importante per il destino di alcuni esercenti.

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Nuovo DPCM e Sport: cosa potrebbe cambiare

Nuovo DPCM, il mondo dello Sport si adegua (Getty Images)
Nuovo DPCM, il mondo dello Sport si adegua (Getty Images)

Il DPCM in questione, però, è pronto a dare una stretta anche al mondo dello sport: l’ultima parola spetta comunque al CONI che dovrà tenere le fila fra le diverse zone nello Stivale e, a seconda dei rischi, poter eventualmente stringere o allargare le maglie preventive. I campionati professionistici, tuttavia, continueranno: dalla Serie A alla Serie C tutto tranquillo, diciamo così, la Serie D invece si fermerà per propria decisione almeno fino al prossimo 4 dicembre. Data in cui dovrebbe scadere il Decreto.

L’evoluzione dello sport dilettantistico amatoriale cambia in base alle zone di appartenenza: chiunque si trovi in una zona rossa, dunque con alta densità di contagio, avrà il divieto di svolgere attività sportiva persino nei centri sportivi, sarà possibile esclusivamente l’attività motoria in prossimità della propria abitazione nel massimo rispetto della distanza di un metro da altre persone e con la mascherina. Fatta eccezione per i campionati professionistici e dilettantistici di vertice.

Nella zona gialla, invece, persisterà la chiusura di palestre e piscine. Mentre resteranno aperti i circoli sportivi, dove sarà consentito fare attività fisica all’aperto purché venga mantenuto il distanziamento sociale richiesto. Persiste la sospensione di attività dilettantistiche di base e a carattere ludico-amatoriale. Per quanto concerne, invece, le attività sportive di rilevanza nazionale – criterio stabilito dal CONI e dal CIP – sia a livello individuale che di squadra gli eventi potranno svolgersi a porte chiuse. Divieto d’ingresso per il pubblico. Ciascun assetto, ovviamente, è pronto a cambiare in base alla situazione contagi: certezza che vale per ogni zona, dalla verde alla rossa, senza eccezioni.

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