Simone Inzaghi non ha potuto convocare Immobile, Strakosha e Leiva per la gara contro lo Zenit: secondo il laboratorio di riferimento della Lazio, c’è qualche errore di valutazione dei tamponi della Uefa. Contro il Torino erano tutti negativi.
La Lazio affronta lo Zenit San Pietroburgo senza alcuni calciatori fondamentali per la formazione di Inzaghi. Immobile, Strakosha e Leiva sono perfettamente sani, ma sono stati bloccati dalla Uefa presumibilmente a causa dell’esito dei tamponi. Il presidente del laboratorio, al quale la Lazio si affida per i test, ha provato a fare chiarezza.
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Lazio, il laboratorio: “Errore di valutazione dei tamponi dell’Uefa, già successo contro il Borussia”
Futura Diagnostica di Avellino è il laboratorio di riferimento del club biancoceleste per i tamponi. Massimiliano Taccone, il presidente del centro, ha spiegato all’Ansa la situazione della Lazio: “I calciatori che hanno giocato contro il Torino il match di campionato risultavano tutti negativi nei giorni precedenti alla gara. Lunedì 2 novembre un solo giocatore ha riportato una bassa carica virale relativa al gene N, che è un gene non specifico del Covid ma che appartiene alla famiglia più generica dei Coronavirus. Gli altri due dei tre che non sono partiti con la squadra in Russia – commenta Taccone – secondo i nostri test sono negativi al Covid, ma non per la Uefa“.
Il presidente di Futura Dignostica crede che possa esserci qualche errore di valutazione, come già accaduto: “Non è la prima volta che i risultati non coincidono. Prima della gara di Champions col Borussia del 20 ottobre c’è stato un caso di presunta positività che per noi risultava negativo. Tuttavia, in quell’occasione l’Uefa ha rivisto il proprio giudizio dopo aver rifatto l’esame. Può esser successa la stessa cosa. Una cosa è certa – conclude Taccone – la Lazio ha rispettato i protocolli“. Intanto, la Procura Federale della FIGC ha aperto un’inchiesta per chiarire la vicenda.
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